Re: relatività ed esempio iniziale

From: marcofuics <marcofuics_at_netscape.net>
Date: 1 Dec 2005 01:30:53 -0800

Elio Fabri ha scritto:

> Ma gli arrivi di quei lampi sono gli eventi Ea, Eb: abbiamo
> quindi dimostrato la tesi, e piu' esattamente: rispetto al rif. S
> l'evento Ea *segue* l'evento Eb.
>
>
> --
> Elio Fabri

Ciao Elio, vorrei porti 2 domande.
Ma quale potrebbe essere una motivazione plausibile al fatto che
l'informazione ( che sto qui supponendo che si propaghi, ma a riguardo
ho delle perplessit�.... ) debba non potere viaggiare ad una velocit�
che sia oltremodo incrementabile? cio� la natura pone l'esistenza di
una velocit� limite, come d'altronde ipotizzava Lev Landau. Noto che
le tue argomentazioni sono sempre molto lucide, per cui vorrei
abbandonare il campo di discussione prettamente accademico e fondato
sulle conoscenze razionali che i fisici posseggono, per trattare la
questione sotto un profilo pi� "filosofico", quindi non gi� fare uso
di relazioni matematiche ma esibire delle situazioni logiche che solo
successivamente possano essere "matematicamente espresse".
Il fatto che mi sta a cuore si lega molto concretamente ( per il mio
modo di pensare ) alla costituzione dello stesso <segnale>. Mi spiego:
E' abbastanza lecito supporre che (considero qui la luce quella che
abbia la velocit� limite) l'informazione non possa essere legata ad un
solo quanto di luce ma bens� ad un pacchetto; infatti un solo fotone,
oltre che esistere nella congettura teorica, non riesce a trovare il
modo di palesarsi se non isieme ad altri. E qui la mia successiva
domanda: effettivamente quanto pu� essere possibile generare ( o
rilevare ) la presenza di fotoni in modo che questi appaiano soli?
Received on Thu Dec 01 2005 - 10:30:53 CET

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