Luca Andreoli ha scritto:
> Se la velocita`della luca e`sempre la stessa e cioe`per esempio
> facendo finta che il treno viaggia verso il lampo di luce ad una
> velocita` di 20.000Km/sec , non posso fare il calcolo :
> la luce viene verso di me a 300.000 Km/sec io vado verso la luce
> a 20.000 Km/sec 300.000+20.000 = 320.000
> se come si e`detto io non posso fare questo calcolo perche`la
> somma di queste due velocita`mi dovra` dare sempre 300.000 Km/sec,
> non significa dunque che io non devo calcolare quella mia
> velocita`di 20.000 Km/sec e che quindi mi devo considerare fermo ?
> E che il considerarmi fermo quindi mi rimanda a quanto detto nel
> primo post e che cioe`secondo me l`esempio del treno (sulla Terra)
> e`fuorviante ,mentre se detto treno si trovasse nello spazio senza
> punti di riferimento sarebbe piu`chiaro (almeno per me).
Secondo me il problema e' un altro.
Quello che fai fatica a tenere presente e' che hai a che fare con due
diversi *sistemi di riferimento* (brevemente "rif.")
La domanda da farsi e': sapendo che un qualcosa viaggia a velocita' v
in un certo rif., quale sara' la sua velocita' rispetto a un altro
rif.?
Se il qualcosa e' la luce, la risposta e' ben nota: la velocita' e' c
in entrambi i rif.
Le supposte deduzioni che tu ne trai ("mi devo considerare fermo"?)
nascono dalla dificolta' di rinunciare all'idea che invece la regola
per passare da un rif. all'altro sia di sommare le velocita'.
Altrimenti, che tu debba considerarti fermo rispetto al rif. in cui
sei fermo, e' una banalita'; mentre d'altra parte dire "fermo" ha
senso solo *rispetto a un dato rif.*, e non in assoluto (questo era
gia' ben chiaro prima di Einstein).
Aggiungo un'altra considerazione: ci sono casi in cui *e' giusto*
sommare le velocita'.
Faccio partire un lampo di luce incontro a un treno che arriva verso
di me a velocita' v, e che nel momento in cui parte il lampo dista D
da me: dopo quanto tempo il lampo colpisce il treno? Risposta: t =
D/(c+v).
Cerca di capire perche': qui la relativita' non c'entra proprio
niente!
Allora: come si fa a capire quando e' giusto e quando e' sbagliato
dire c+v? :-))
--
Elio Fabri
Received on Tue Nov 22 2005 - 20:31:11 CET