dumbo ha scritto:
> Secondo me � molto pi� semplice fare l'esperimento ideale
> in quest'altro modo: hai una sola sorgente di luce inchiodata
> nel mezzo del sistema K*, diciamo un vagone in moto rispetto
> alla stazione K. A giudizio di K*, i fronti d'onda opposti
> raggiungono simultaneamente la testa e la coda del treno
> (perch�? semplice: fanno tragitti uguali con la stessa
> velocit� c, dato che la velocit� della luce � isotropa in K*
> come in K: qui si usa il postulato di relativit�).
>
> A giudizio di K c'� un fronte d'onda che insegue
> la testa del treno e deve quindi fare pi� strada dell'altro
> che si vede venire incontro la coda del treno.
> Logico che, essendo anche a giudizio di K la velocit�
> di entrambi i fronti = c anche se partono da una sorgente
> in moto rispetto a K (e qui si sfrutta il postulato di
> indipendenza della velocit� della luce dal moto della
> sorgente) per K i due fronti d'onda raggiungono gli
> estremi del vagone in tempi diversi.
>
> Se metti cos� le cose, non devi fare eccessivi sforzi
> di immaginazione nel saltare da un sistema all'altro,
> e capisci con chiarezza in quali punti del ragionamento usi
> uno e l'altro dei due postulati.
Sono perfettamente d'accordo.
Aggiungiamo solo che stiamo discutendo della simultaneita' di due
*eventi*: gli arrivi dei due fronti alle estremita' del treno.
Volendo, possiamo oggettivare gli eventi pensando che l'arrivo del
fronte d'onda faccia esplodere un piccolo petardo (piccolo: non siamo
terroristi ;-) )
Occorre anche precisare che in K puo' essere stato preventivamente
allestito un sistema di orologi sincronizzati; la verifica della non
simultaneita' si fara' andando a leggere i tempi segnati dai due
orologi che si trovano nei posti dove esplodono i due petardi.
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Elio Fabri
Received on Tue Nov 22 2005 - 20:31:53 CET