(wrong string) � e domanda

From: Bruno Cocciaro <b.cocciaro_at_comeg.it>
Date: Mon, 21 Nov 2005 16:27:35 +0100

"Valter Moretti" <vmoretti2_at_hotmail.com> wrote in message
news:1132519848.918318.138290_at_g47g2000cwa.googlegroups.com...

> Chi oggi volesse negare la validit� del principio di
> relativit� esteso dovrebbe prima di tutto esibire fenomeni
> sperimentali
> interpretabili come violazioni dell'equivalenza delle descrizioni
> della fisica nei diversi sistemi inerziali.
>
> Per fare cio' tu consideri particelle "esotiche" dette tachioni.
> Formalmente un tachione � una particella che viaggia pi�
> velocemente della luce *con la nozione Einsteniana di
> sincronizzazzione*.

Si', e potremmo anche qua liberarci da ogni riferimento alle
sincronizzazioni dicendo semplicemente che da qua partono contemporaneamente
un fotone e un XXX. Se la' viene assorbito prima XXX e poi il fotone allora
diciamo che XXX e' un tachione. Poi sugli orologi fissi qua e la' potranno
esserci scritti numeri qualsiasi (la sincronizzazione potrebbe essere o
meno quella scelta da Einstein).

> Ora perch� tali particelle dicano qualcosa di fisico devono
> poter interagire con al materia ordinaria con relazioni di causa
> effetto, altrimenti sarebbe come se non esistessero (anzi sarebbe
> dura definire la differenza tra le due situazioni) .
> In definitiva, se esistessero questi tachioni in grado di violare
> il principio di relativit� dovremmo osservare fenomeni fisici
> riguardanti (anche) materia ordinaria, violanti il principio
> di relativit�. In definitiva dovremmo esibire fenomeni che avvengono
> in un riferimento, ma che siano assolutamente impossibili da riprodurre
> in un altro.

Esattamente. Ad esempio dovremmo dire che in un dato riferimento
l'esperimento di Aspect darebbe certi risultati mentre in un altro
riferimento ne darebbe altri.

> Discutendo delle correlazioni EPR della teoria quantistica:
> perch� non possiamo considerare una delle due misurazioni come
> causa e l'altra effetto? Perch� possono avvenire
> tra eventi causalmente separati e sappiamo che, in questo caso
> non si pu� parlare di relazioni causa-effetto a meno di non violare
> il principio di relativit�. Tuttavia NON risulta, sia teoricamente che
> sperimentalmente (che io sappia) che i fenomeni EPR diano luogo
> a violazioni diretta o indiretta del principio di relativit�.

Ah beh ... non risulta. Non risulta nel senso che se assumiamo per forza
valido il PR allora tali violazioni non risultano (e risulta violato il
realismo locale). Pero' potremmo anche assumere il realismo locale e vedere
le correlazioni come prova sperimentale della esistenza dei tachioni quindi
di una "violazione" del PR (in quanto rifiutiamo la accoppiata esistenza dei
tachioni + PR, o, meglio, rifiutiamo di dire che per quanto riguarda gli
eventuali tachioni saremmmo sotto coperta, a causa dei paradossi causali
conseguenti). A questo livello sarebbe una questione di gusti, cioe' di
scelta su quale rospo preferiremmo ingoiare. Pero' la visione stradominante
e' la prima (e io non capisco perche'): assumiamo il PR e accettiamo la
telepatia invece di assumere la impossibilita' della telepatia e dire che
per quanto riguarda i tachioni non siamo sotto coperta (o che, per un
qualsiasi motivo da definire, i tachioni sono fuori dal PR).
Cioe' quello che si legge ovunque:
teorema di Bell+esperimento di Aspect --> morte del realismo locale
a me pare che andrebbe corretto in
teorema di Bell+esperimento di Aspect -->
--> (morte del realismo locale oppure esistono i tachioni per i quali non
siamo sotto coperta).

Ad ogni modo, un quadro teorico, proprio il piu' semplice che potrebbe
venire in mente, per la visione alternativa con i tachioni fuori dal PR e le
correlazioni dovute al fatto che una misura e' causa dell'altra, potrebbe
essere quello che, piu' o meno implicitamente, riportavo nel secondo
megapost.
Riassumendo:
esiste un riferimento privilegiato R rispetto al quale i tachioni si
propagano in maniera isotropa a velocita' vtR>c (cioe', dopo aver
sincronizzato in R gli orologi tramite relazione standard, abbiamo che un
tachione partito da P quando l'orologio fisso in P segna l'istante tin
arrivera' in Q quando l'orologio fisso in Q segnera' l'istante
tfin=tin+d/vtR, con d=distanza PQ, per tutti i punti Q a distanza d da P);
sia R' un riferimento in moto a velovita' v=beta*c<c, lungo la direzione
positiva di un dato asse x, rispetto a R. In R' i tachioni non si
propagheranno piu' in maniera isotropa. Ad esempio nella direzione positiva
dell'asse x avranno una velocita' vtR'+=c*(1-beta*c/vtR)/((c/vtR)-beta)
mentre
nella direzione negativa avranno velocita'
vtR'-=c*(1+beta*c/vtR)/((c/vtR)+beta).

E ora andiamo a vedere i risultati che si dovrebbero ottenere
dall'esperimento di Aspect. Andiamo cioe' a vedere perche', per dirla nei
termini che usi nell'ultimo post, R e' "piu' bello" di altri riferimenti per
quanto riguarda la descrizione di tali esperimenti. Ovviamente dovremo anche
vedere se gli esperimenti effettuati fino ad oggi ***sono in grado o no***
di mettere alla luce il fatto che R e' "piu' bello".

Siamo in R, una coppia e+ e- entagled viene prodotta nel punto x=0. Nei
punti x=d e x=-d sono posti i rivelatori di spin. Assumendo la
sincronizzazione standard diciamo che la misura in -d avviene all'istante t-
mentre la misura fatta in +d avviene all'istante t+ (poniamo che sia t+>t-).
Il tachione correlante viaggia alla velocita' vtR>c, quindi all'atto della
misura in x=-d partira' un tachione che arrivera' in x=+d all'istante
t-+2d/vtR. Per effettuare la misura in +d prima dell'arrivo del tachione
correlante deve essere t+<t-+2d/vtR. Per come lo so io le prove sperimentali
di cui si dispone al momento ci dicono che si osservano correlazioni avendo
effettuato la misura in x=+d in un istante t+<t-+2d/c, ma l'istante t-+2d/c
e' successivo all'istante t-+2d/vtR per opportuni valori di vtR. Cioe' se i
tachioni in R viaggiano a velocita' opportunamente alta la misura effettuata
in x=+d all'istante t+>t- sara' sempre successiva all'arrivo in x=+d del
tachione correlante partito nel momento in cui si effettuava la misura in
x=-d.
Qualora fosse t+<t- avremmo una situazione perfettamente simmetrica con il
tachione partito da +d che arriverebbe, per opportuni valori di vtR, in -d
prima dell'istante t- in cui avviene la misura in -d.
Ad ogni modo, assumendo un dato valore di vtR, abbiamo che l'esperimento si
dovrebbe poter descrivere nella seguente maniera "bella" (simmetrica):
se t+>t-
***non si osservano le correlazioni*** per t-<t+<t-+2d/vtR e non si
osservano perche' il tachione correlante arriva in x=+d in istante
successivo a quello in cui si effettua li' la misura;
si osservano correlazioni per t+>t-+2d/vtR e si osservano perche' il
tachione correlante arriva in x=+d in istante precedente a quello in cui si
effettua li' la misura;
se t->t+
non si osservano correlazioni per t+<t-<(t+) + 2d/vtR e non si osservano
perche' il tachione correlante arriva in x=-d in istante successivo a quello
in cui si effettua li' la misura;
si osservano correlazioni per t->(t+) + 2d/vtR e si osservano perche' il
tachione correlante arriva in x=-d in istante precedente a quello in cui si
effettua li' la misura.
In sostanza in R concludiamo che non si osservano le correlazioni solo se
Delt=(t+) - t- e' tale che sia:
*****
-1/vtR < (Delt/2d) < 1/vtR.
*****
Notiamo che l'intervallo all'interno del quale non si osserverebbero le
correlazioni, Delt massimo-Delt minimo=4d/vtR potrebbe essere molto piccolo,
al limite nullo (cioe' le correlazioni si osserverebbero in sostanza sempre)
se vtR-->+oo.

Ripetiamo ora l'esperimento in R' dove, come abbiamo visto, i tachioni
viaggiano nel verso positivo delle x a velocita'
vtR'+=c*(1-beta*c/vtR)/((c/vtR)-beta)
e nel verso negativo a velocita'
vtR'-=c*(1+beta*c/vtR)/((c/vtR)+beta).
La coppia e+ e- entagled sia prodotta sempre nel punto x=0 e i rivelatori
siano sempre nei punti x=d e x=-d. Aassumiano inoltre anche qua la
sincronizzazione standard e diciamo sempre t- l'istante in cui avviene la
misura in x=-d e t+ l'istante in cui avviene la misura in x=+d.
All'istante t- parte da x=-d un tachione correlante che arrivera' in x=+d
all'istante t-+2d/vtR'+. Per effettuare la misura in +d prima dell'arrivo
del tachione correlante deve essere
t+<t-+2d/vtR'+=t-+(2d/c)*((c/vtR)-beta)/(1-beta*c/vtR), cioe'
(t+) - t- = Delt < (2d/c)*((c/vtR)-beta)/(1-beta*c/vtR).
All'istante t+ parte da x=+d un tachione correlante che arrivera' in x=-d
all'istante (t+)+2d/vtR'-. Per effettuare la misura in -d prima dell'arrivo
del tachione correlante deve essere
t-< (t+) + 2d/vtR'-= (t+) + (2d/c)*((c/vtR)+beta)/(1+beta*c/vtR), cioe'
(t+) - t- = Delt > -(2d/c)*((c/vtR)+beta)/(1+beta*c/vtR).
Cioe' in R' non si avrebbero correlazioni, in quanto sarebbero vere entrambe
le
cose (cioe' sarebbe vero sia che in x=+d si effettua la misura prima
dell'arrivo del tachione partito da x=-d, sia che in x=-d si effettua la
misura prima dell'arrivo del tachione partito da x=+d), solo se
*****
-(1/c)*((c/vtR)+beta)/(1+beta*c/vtR) < (Delt/2d) <
(1/c)*((c/vtR)-beta)/(1-beta*c/vtR).
*****
Notiamo che nelle ipotesi 0<c/vtR<1 e -1<beta<1 si ha sempre
((c/vtR)-beta)/(1-beta*c/vtR)>-((c/vtR)+beta)/(1+beta*c/vtR).
Notare che assumiamo -1<beta<1 pur avendo supposto che possano esistere i
tachioni. Beta e' la velocita' di R' rispetto a R (in sincronizzazione
standard), e supporre -1<beta<1 equivale a dire che R' non e' un tachione.
R' e' un riferimento, una stanza con dentro degli strumenti di misura, dei
corpi rigidi e degli orologi. Noi supponiamo che le stanze, i corpi rigidi e
gli orologi, non possono avere una velocita' maggiore di c. Non supponiamo
che "qualsiasi ente" non possa avere velocita' maggiore di c.

L'aver ottenuto in R' una relazione diversa da quella ottenuta in R (dove si
era ottenuto -1/vtR < (Delt/2d) < 1/vtR) mostra che i due riferimenti non
sono equivalenti (in R la descrizione e' "piu' bella"). E non sono
equivalenti nella sostanza, non per quanto riguarda enti convenzionali. Ad
esempio l'intervallo sul quale non si avrebbero correlazioni e' pari a
4d/vtR in R mentre in R' e'
(2d/c)*((c/vtR)-beta)/(1-beta*c/vtR)+(2d/c)*((c/vtR)+beta)/(1+beta*c/vtR) =
= (4d/vtR) * (1-beta^2) / (1 - (beta*c/vtR)^2).
In ogni caso tale intervallo tende a zero (cioe' le correlazioni si
osserverebbero in sostanza sempre) anche in R' se vtR-->+oo.

Questa ultima proposizione risponde anche al quesito di vedere se i
risultati ottenuti fino ad ora sono in grado o meno di mettere in luce il
fatto che R sia "piu' bello". E la risposta e' che se anche si osservassero
sempre le correlazioni si potrebbe in ogni caso immaginare che vtR sia
talmente alto da aver posto i Delt investigati sempre al di fuori delle
strette finestre all'interno delle quali si dovrebbe avere assenza di
correlazioni.
Si aprirebbe comunque spazio alla investigazione sperimentale.
Si potrebbe cercare di rendere la distanza fra i rivelatori il piu' grande
possibile e vedere cosa succede al variare di Delt.

E in ogni caso quella mostrata sopra sarebbe solamente la prima ipotesi (la
piu' ovvia) facente uso di tachioni fuori dal PR. Prima di accettare la
telepatia rimarrebbe comunque la possibilita' di investigare altre possibili
ipotesi per le quali i tachioni sarebbero fuori dal PR.

> Ciao, Valter

Ciao.
-- 
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Mon Nov 21 2005 - 16:27:35 CET

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