Valter Moretti ha scritto:
> Nel caso relativistico la velocit� della luce � sempre la stessa per
> i due segnali per cui il ritardo percepito dall'osservatore "in moto"
> deve essere spiegato in altro modo: per lui i due segnali non partono
> contemporaneamente.
> Quello che dici tu non � detto in modo chiaro... ed in ogni caso non
> consideri
> il punto chiave: la costanza della velocit� della luce...
Oltre a questo, mi viene da dire: l'osservatore "in moto", vede
effettivamente i due fulmini colpire i due punti della linea in istanti
diversi, o � costretto invece a *dedurre* che i fulmini sono caduti in
istanti diversi?
Mi spiego: le traiettorie dei due raggi di luce sono invarianti per i due
osservatori, quindi mi viene da dire che, se entrambi i raggi arrivano
all'istante 0 nel punto di ascissa 0 per l'osservatore "fermo", cos� debba
essere anche per quello in moto, il quale dovrebbe vedere anch'egli
apparire i due fulmini contemporaneamente. Per�, per la premessa che
facevi (e le trasformazoni di Lorentz), l'osservatore sul treno deve
dedurne che i due raggi di luce sono partiti dalla banchina ferroviaria in
tempi diversi.
saluti.
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Attilio
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Ma se mi toccano dov'� il mio debole
Sar� una vipera, sar�
E cento trappole prima di cedere
E cento trappole far� giocar
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Received on Mon Nov 21 2005 - 17:15:43 CET