Re: L'elettrone ha una struttura?

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Thu, 17 Nov 2005 20:42:19 +0100

Winston Smith ha scritto:
> La MQ � invece una teoria piuttosto rigida, visto che necessita di una
> sola costante fondamentale (h) contro, ad esempio, le due della
> relativit� generale (c e G).
Non mi pare che il confronto sia appropriato.
Cerco di spiegarmi per il beneficio di coloro che cercano di capire
qualcosa di questi argomenti senza averne un'adeguata conoscenza
tecnica.

Facendo un'analogia che non puo' essere accurata, ma mi pare
abbastanza valida, la m.q. sta sullo stesso piano della seconda legge
della dinamica di Newton.
Questa dice come si deve studiare il moto di un corpo: F=ma.
Similmente la m.q. dice che occorre scrivere un'eq. di Schroedinger,
cercarne le autofunzioni, ecc.

Ma F=ma da sola e' del tutto inutile, senza la conoscenza di una
_legge di forza_: questa potra' essere la legge di una molla, oppure
la legge di gravitazione; se siamo interessati alle automobili, avremo
bisogno delle leggi dell'attrito, ecc.
E' solo l'accoppiata F=ma piu' legge di forza che permette di
studiare, prevedere, descrivere il moto di un sistema.

Lo stesso accade con la m.q.: non si fa niente se non si conosce la
legge di forza, che tecnicamente significa assegnare la hamiltoniana
del sistema.

La cosa e' inizialmente mascherata dal fatto che nella fisica di atomi
e molecole, cristalli, la legge di forza e' quasi completamente quella
classica, ossia l'interazione elettrostatica, per cui rispetto alla
fisica classica questa non viene toccata, mentre al posto di F=ma
subentra la m.q.
Pero' quando si passa ad altri sistemi - gia' ai nuclei - il problema
appare ben chiaro.
Il problema della fisica nucleare e' sempre stato quale fosse la legge
d'interazione tra i nucleoni, e credo che ancor oggi non si vada molto
oltre leggi fenomenologiche (ma confesso la mia ignoranza in
proposito).

Lo stesso succede al livello delle particelle subnucleari: la m.q.
resta in vigore, ma bisogna conoscere le interazioni (debole, forte,
ecc.)
Il modello standard, di cui tutti parlano, non e' che una determinata
scelta di queste interazioni.
C'e' anche un'innovazione, che e' iniziata quasi 80 anni fa e poi si e'
sviluppata: la teoria quantistica dei campi (QFT).
Ma anche la QFT lascia inalterate le leggi base della m.q., e cambia
solo il tipo di sistemi ai quali la m.q. viene applicata.

Detto questo molto in breve, e' chiaro perche' parlare della m.q.
come teoria che usa una sola costante dice poco: con la sola m.q. non
si fa niente.
In confronto la RG e' altra cosa. Qui si hanno insieme la legge
dinamica generale e la legge di forza: nell'ambito gravitazionale non
c'e' neppure distinzione.
Le costanti saranno anche due (ma la questione del numero di costanti
e' a mio parere assai poco significativa, perche' dipende da accidenti
storici sulla scelta delle unita' di misura) ma il fatto importante e'
che per es. con la RG Eintein calcola la precessione di Mercurio,
*senza alcun parametro libero nelle formule*.

Si potrebbe fare il confronto col modello di Bohr, che da' i corretti
livelli dell'atomo di H, anche questi senza parametri liberi: ma oltre
alla c. di Planck entra anche e, ossia l'interazione elettrostatica,
come dicevo sopra.
Non e' "pura" m.q.
   

-- 
Elio Fabri
Received on Thu Nov 17 2005 - 20:42:19 CET

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