Il 03 Nov 2005, 23:59, smargiassi_at_ts.infn.it ha scritto:
>
> Tetis wrote:
>
> > Mi e' capitato di leggere delle riflessioni di
> > Paul Ehrenfest circa la preziosa circostanza
> > della tridimensionalita' dello spazio. [ecc.]
>
> Mah, guarda, questo mi sembra pericolosamente simile alle varie forme
> del c.d. "principio Antropico", al cui riguardo riposto quello che
> scrissi un paio d'anni fa, perche' mi pare abbia qualche attinenza:
Concordo largamente con queste osservazioni. In due
parole dopo che Ehrenfest dimostra che gli atomi non
farebbero la stessa chimica che fanno, assumendo la
forza andare come 1/r^(d-1), non ha dimostrato e non
ha concluso che non potrebbero esistere altre strutture.
D'altra parte non era molto lontano il tempo in cui Tait e
Thomson tentavano un modello atomico fluidodinamico.
Diciamo che se uno avesse dimostrato che le interazioni
in qualsiasi numero di dimensioni si riducessero sempre
ad un insieme ben classificabile e che in qualunque
configurazione delle costanti si avrebbe una instabilita',
basandosi su teoremi, allora il discorso cambierebbe,
questo non toglie che il ragionamento di Ehrenfest ha un
certo fascino ludico-scientifico. Ma noi oggi sappiamo che
gli atomi sono un livello strutturale molto alto rispetto alle
interazioni basilari e che, verosimilmente, tutte le
interazioni insieme danno struttura alle costanti, alle particelle
elementari ed al modo in cui queste si assemblano in atomi,
si puo' ragionare, a parita' di interazioni se un cambiamento
nelle costanti darebbe una diversa struttura cosmologica...
pero' senza una completa comprensione della intera struttura
delle leggi di natura (ammesso che sia possibile acquisirla,
e c'e' da essere scettici, visto l'ancoraggio stretto fra ragione ed
esperienza) non ha senso osare conclusioni sulla necessita'
di questo universo. E l'atteggiamento di Ehrenfest che non osa
nulla di simile e non scomoda il principio antropico mi sembra
molto saggio.
> Queste speculazioni sul principio antropico - per non parlare di quelli
> che ne traggono conseguenze filosofiche o teologiche - mi sono sempre
> sembrate l'apoteosi dell' aria fritta. Tralasciamo il fatto che forse
> ci sono ragioni piu' profonde che legano le varie leggi/costanti,
Pero' guarda che puo' essere un punto di partenza nella direzione
di uscire del senso comune, torno a ripetere che se Galileo Galilei
e Newton non avesse provato ad uscire dal mondo sublunare e non
avessero osato ipotizzare un principio di uniformita' delle leggi naturali,
imprescindibilmente dal fatto, indiscutibile, che disponevano di una
tecnologia adeguata a testare questa ipotesi, non avrebbero potuto trarre
le conseguenze che ne trassero. Conseguenze su cui si fonda la comunita'
scientifica di oggi.
> e che
> non e' detto che queste si possano variare indipendentemente. Ma cosa
> ne sappiamo noi di come sarebbe il mondo se le leggi o le costanti
> fisiche fossero diverse? Certo, *noi* come esseri a base di carbonio
> con due braccia, due gambe ecc. probabilmente non esisteremmo, ma chi
> ci dice che non possano esistere esseri intelligenti diversi, che noi
> non possiamo immaginare?
Eppure questa stessa immaginazione, come era messa prima di
Galileo Galilei, prima di Copernico, prima di Giordano Bruno? Tutto
stava nel mondo sub-lunare popolato di draghi, elfi, fate, ed ogni
meraviglia. Tutt'al piu' Orlando poteva permettersi il lusso di andare
a ritrovare il senno sulla luna, trovandola popolata di alchemiche
meraviglie. E Dio solo sa se si sarebbe immaginato questa faccenda
se in quegli anni Colombo non fosse tornato dalle Americhe.
> Il problema e' che imparare come funziona il mondo in cui *noi* viviamo
> e' gia' maledettamente difficile. Anche conoscendo allaperfezione i
> principi primi, dedurre conseguenze sul mondo reale e' terribilmente
> complicato. Eppure possiamo fare tutti gli
> esperimenti che ci pare (o quasi...), e correggerci di conseguenza:
> pensa a cosa ci possiamo capire di un universo al quale non abbiamo
> alcun accesso!
E pero' e' proprio questo il punto. Non e' mica vero che noi abbiamo
accesso a tutto l'universo. Gli esperimenti li possiamo fare sulla terra
ed il resto lo possiamo guardare dalla terra. Tutt'al piu' possiamo
interrogarne una porzione appena piu' grande con l'uso delle sonde.
Nonostante questi limiti ed in virtu' dell'esistenza della luce e
della nostra ragione possiamo saldare il mondo a noi piu' vicino
a quello piu' lontano. Perche' quando guardiamo al mondo
microscopico, sulla scia di Newton e Galileo Galilei e sul successo
della fisica atomica noi fondiamo la credenza che quello
che vediamo sia lo stesso del mondo microscopico di cui ci giunge eco
dalle nebulose piu' lontane.
> Qualcuno ha provato a crearsi qualche universo giocattolo, calcolandosi
> alcune grandezze importanti per la comparsa della vita (es. la vita di
> una stella nella sequenza principale, che non puo' essere troppo corta
> senno' la vita non riesce ad evolversi):
> http://www.colorado.edu/philosophy/vstenger/anthro.html (cerca
> Monkeygod nella pagina). Si tratta dichiaratamente di un universo
> giocattolo, ma mostra come non sia poi cosi' difficile generare
> universi abitati scegliendo a caso i parametri iniziali.
Ricordo le belle speculazioni su una ipotetica bio-chimica
basata sul ciclo dell'azoto. Eppure anche quella era inizialmente
una ipotesi di laboratorio. Qualcuno aveva osato pensare oltre i
limiti della sensibilita' e dell'esperienza. Ebbene esempi di
micro-habitat basati sulla chimica dell'azoto sono poi stati osservati
dalle sonde capaci di esplorare i fondali nei pressi di vulcani, e
dopo che alcuni esploratori hanno avuto accesso ad habitat
apparentemente piu' desolati del deserto del viaggiatore notturno.
D'altra parte questo esempio che porti non dimostra che sia semplice
immaginare universi abitati fuori di tre dimensioni. Ritengo che rimanga
un bell'esercizio creativo smentire Ehrenfest ed i sostenitori del principio
antropico. Sul fatto che sia un esercizio inutile non ci scommetterei,
mentre
sul fatto che sia un esercizio risicato ed esposto alle intemperie della
critica di ambito logico si.
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Received on Fri Nov 04 2005 - 16:53:31 CET