Re: Legge oraria

From: Alex_junior <perceval_it_at_katamail.com>
Date: Sun, 6 Nov 2005 10:19:50 +0100

"Elio Fabri" <mc8827_at_mclink.it> ha scritto nel messaggio
news:dkj2nf$16g9$1_at_newsreader2.mclink.it...

> Meno male che ti avevo chiesto di essere breve...
Hai ragione. Questa volta, per�, assumo due impegni:
1) questo � l'ultimo post a cui ti chiedo, per favore, di rispondere ancora
2) sar� brevisssimo.

Ho un punto materiale P che si muove su traiettoria nota S. Voglio sapere
quanta strada ha percorso su S da t1 a t2.
ds=v*dt, con v (o v(t)) = vel. istantanea scalare
Integro i due membri ed ottengo:
\int_s1^s2 ds = \int_t1^t2 v(t) dt =s2-s1

Due domanda semplici semplici:

1) Io avrei scritto quanto sopra anche cos�:
\int_s(t1)^s(t2) ds(t) = \int_t1^t2 v(t) dt =s(t2)-s(t1)
a sottolineare solo che s � funzione del tempo. Cio� s ed s(t) sono la
stessa cosa. Infatti, scrivo indifferentemente anche:
v(t) = ds/st = ds(t)/dt, che lungo tutto il thread tu non mi hai mai
corretto.
Perch� adesso mi hai scritto:
> La seconda e' che dr(t) non significa niente: dr *non e'* una funzione
> di t!
?

2) Mi hai scritto anche:

>Improprio per due ragioni. Una l'abbiamo gia' detta: i limiti
>dell'integrale si debbono riferire a due valori della variabile di
>cui appare il differenziale.

ed in passato avevi detto:
--------
> In formule:
> \int_t1^t2 dr(t) = r(t2) - r(t1)
Questa e' giusta, ma non immagini quanto ci si discute sopra...
A proposito del significato di quel dr.
---------
In questa compare sia dr(t) sia l'incongruenza tra il differenziale ed i
limiti dell'integrale. In che senso dicevi che � giusta?

Grazie infinite
Received on Sun Nov 06 2005 - 10:19:50 CET

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