Il 02 Nov 2005, 12:29, "Paolo Russo" <paolrus_at_libero.it> ha scritto:
> In questo periodo seguo poco e non so se ho afferrato il
> nocciolo della questione, comunque, se la domanda e`:
>
> [Tetis:]
> >Allora quanto � l'incidenza di processi di produzione
> >di elio+gamma? E' zero, e' 10^(-18) � 10^(-9)? [...]
>
> Mi risulterebbe circa 10^(-6), non so se sia gia` stato
> detto nel thread, se e` cosi' mi scuso per la ripetizione.
Grazie, ma su questo numero non riesco a trovare
una valutazione ben definita. In alcune fonti si trova
10^(-6), ma nella tabella del report che ho citato nel
thread si dice 10^(-7). Potrebbe essere che l'equivoco
nasca dal fatto che in un suo commento Jones, che
era il fisico che lavorava sulla fusione catalitica in una
universita' vicina a quelle di Pons e Fleishman quando
loro si rivolsero al New York Times, dice
che per accorgersi di qualcosa senza essere uccisi dai
neutroni occorrerebbe che il tasso di fusione con conversione
dei fotoni in fononi (meccanismo proposto, per la prima volta da
Schwinger?, e riproposto in varie sedi, sia quando
si dava ancora un poco di credito alla possibilita' che Pons e Fleishman
avessero osservato qualcosa, sia in tempi piu' recenti per spiegare
pretese osservazioni di anomalia) fosse aumentato di un fattore
10^6. Quell'esperimento di Pons e Fleishman e' stato tentato da
altri laboratori ed e' risultato in un sistematico fallimento.
Senza voler essere malpensanti e per non dar credito a
congiure internazionali, pure concedendo a Pons e Fleishman
il beneficio del dubbio, che non va negato a nessuno, e volendo
ammettere che davvero i tentativi di riproduzione degli altri
laboratori fossero viziati da una erronea preparazione del dispositivo,
va detto che molti altri esperimenti di fusione nucleare sono stati
portati avanti. Per esempio da Scaramuzzi, in Italia, da vari gruppi
in Giappone e da altri gruppi nel mondo, ed hanno dato
risultati parzialmente condivisi. In tutti i casi nessuno ha mai dato
pubblica notizia di avere ottenuto un fattore di guadagno maggiore
di uno. Lo stesso vale ancora per il piu' recente dispositivo
per la produzione di neutroni che si basa sull'uso di un materiale
piro-elettrico. In tutti i casi non si e' mai misurato
un cambiamento significativo nelle sezioni d'urto.
> Fonte: "Fusione fredda" di Angelo Basile (ed. Avverbi),
> pag. 109:
> _______________________________________________________________
>
> Le ragioni per cosi' dire ideologiche dello scetticismo della
> comunita` scientifica sono legate proprio alla reazione di
> fusione tra due nuclei di deuterio. In esperimenti condotti in
> condizioni di vuoto (tecnicamente detto quasi-vuoto), ossia
> non in presenza di materia condensata come nel caso del
> palladio, si e` appreso che la reazione tra due nuclei di
> deuterio di realizza secondo le seguenti modalita`:
>
> - nel cinquanta per cento dei casi
> deuterio + deuterio => neutrone + elio-3
>
> - nell'altro 50 per cento
> deuterio + deuterio => protone + trizio
>
> - ed infine, con una bassissima probabilita` (una su un
> milione) risulta anche:
> deuterio + deuterio => elio-4 + raggi gamma + calore
>
> In molti esperimenti sulla fusione fredda si e` trovata
> soltanto una debolissima traccia di neutroni (derivanti dalla
> prima reazione) e di trizio (dalla seconda). La relativa
> abbondanza di elio-4 ha fatto pensare che l'ultima reazione
> fosse la piu' importante delle tre ed e` proprio su questa
> che si concentrano le polemiche. Perche' mentre nel
> quasi-vuoto la probabilita` che si realizzi e` praticamente
> trascurabile, per i sostenitori della fusione fredda e` al
> contrario la reazione di gran lunga dominante.
> _______________________________________________________________
>
> Ciao
> Paolo Russo
>
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Received on Wed Nov 02 2005 - 19:51:46 CET