Re: I corpi cadono veramente tutti con la stessa accelerazione?

From: Carlo Pierini <pierinic1950_at_gmail.com>
Date: Tue, 20 Aug 2019 10:44:09 -0700 (PDT)

Il giorno martedì 20 agosto 2019 17:20:02 UTC+2, Wakinian Tanka ha scritto:
> Il giorno martedì 20 agosto 2019 08:05:03 UTC+2, Carlo Pierini ha scritto:
> ...
> > Intuitivamente si capisce che, se fino all’arresto dell’estremo A, la
> > quantità di moto dell’anello era p=mv, l’arresto di A dovrà comportare
> > necessariamente un aumento di velocità di B, visto che m e p devono restare
> > costanti;

> WAKINIAN

> Falso. La quantita' di moto NON si conserva durante l'arresto dell'estremo A dell'anello, visto che su esso agisce una forza ESTERNA a risultante non nulla durante quel processo: la reazione vincolare dell'anello fermo.
> Lo hai scritto anche nell'altro thread relativamente alla sbarra che cade, e li ti avevo gia' fatto notare che era errato.

CARLO






Il mio era un discorso volutamente approssimato per far capire che, sebbene l'estremo A di ciascun anello venga decelerato da quella forza esterna fino all'arresto, l'altro estremo B aumenta la sua accelerazione a valori superiori a g e la trasmette agli anelli successivi in "cascata" fino ad accrescere finalmente l'accelerazione del manubrio (colpo di frusta). In altri termini, sebbene una certa parte dell'energia cinetica (e quindi della quantità di moto) venga "decurtata" da quella forza (lavoro negativo), una buona parte di entrambe (Ec e p) SI CONSERVA dopo l'arresto di A e viene ceduta all'anello successivo, che incrementa così la sua accelerazione, ...e così via in sequenza per tutti gli anelli fino al manubrio, la cui accelerazione crescerà esponenzialmente a partire dal valore g iniziale. Tale incremento di accelerazione sarà, naturalmente, tanto più alto quanto più alto sarà il valore della massa della catena.
Received on Tue Aug 20 2019 - 19:44:09 CEST

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