Re: causa ed effetto

From: Giulio Severini <fenice1976_at_hotmail.com>
Date: 27 Oct 2005 14:43:47 -0700

Ciao, ti avevo risposto ieri ma Google � micidiale. Pare abbia il
focus impostato sul tasto Annulla e mi ha cancellato - errore mio -
tutto quello che ti avevo scritto.
Cmq...non mi sembra di aver glissato le tue domane. Anzi, ricordo bene
di aver risposto punto per punto. Ad ogni modo ripropongo quanto ti
avevo detto.
Secondo me (ovvero, secondo la mia logica):

1. B avviene immediatamente dopo?

R. la parola 'immediatamente' non ha senso, e la Relativit� insegna.
Cosa intendi per 'immediatamente'? In un istante infinitesimo? E
piccolo quanto? E perch� proprio cos� piccolo e non ancor di piu?

Ragionando, e riprendendo quanto detto in un mio precedente post,
bisogna capire se lo spazio-tempo � quantizzato oppure no.
Matematicamente io sono ASSOLUTAMENTE impossibilitato a parlarne, ma
qui stiamo discutendo tra amici ^__^ perci�...

Prendi due eventi che sei stato in grado di misurare (eventi piccoli
misurati con il laser al femtosecondo [credo si usi questo per
'seguire' certi processi molto veloci, vero?]) e chiediti: tra questi
due eventi cosa � accaduto? Naturalmente, a livello intuitivo, tu sei
in grado di stabilire chi dei due � la causa e chi l'effetto, quindi
giustamente ti chiedi 'l'effetto quanto dopo � avvenuto dopo la
causa?'. E qui bisogna rispondere alla domanda: lo spazio-tempo �
quantizzato? Vedi, se cos� fosse, noi potremmo dire che il nostro
spazio-tempo fisico � granulare, come la materia ordinaria, fatto di
atomi di spazio-tempo (c'� gi� un mio post proprio su questo
argomento). Un atomo di spazio-tempo, se esistesse, sarebbe la
quantit� di spazio-tempo pi� piccola possibile. Quindo ogni altra
cosa non sarebbe altro che un insieme di atomi di spazio-tempo. Un
elettrone, un fotone, un quark, non sarebbero altro che insiemi di
atomi di spazio-tempo, nel caso questi esistesse. Nel caso che gli
atomi di spazio-tempo esistessero davvero, ovvero nel caso che il
nostro spazio-tempo fosse granulare, lo potresti immaginare con un
enorme insieme di questi atomi che comunicano, in qualche modo, tra di
loro. Allora ogni evento misurabile dall'Essere Umano - nell'esempio di
questo thread, un elettrone che emette un fotone - non sarebbe niente
altro che l'effetto della mutua interazione di questi atomi di
spazio-tempo. Allora potremmo anche introdurre il concetto di
evento-minimo, ovvero l'evento pi� piccolo possibile nel nostro
spazio-tempo. E quale potrebbe essere questo evento-minimo? Forse un
movimento, o un cambiamento di un atomo di spazio-tempo? Ecco, allora
tra due eventi misurabili dall'Essere Umano, che chiameremo macroeventi
(essendo un macroevento un insieme di N eventi-minimi, con N un numero
naturale) sarebbero avvenuti M eventi-minimi.
Quindi, in questo scenario, la risposta alla domanda 'B avviene
immediatamente dopo?' potrebbe essere: dal punto di vista dell'Essere
Umano SI ma, pi� precisamente, tra l'Evento A (causa) e l' Evento B
(effetto) ci sono stati N eventi-minimi, di cui un numero N-K relativi
ad un cambiamento di stato della CAUSA e un numero (N-K)-I relativi ad
un cambiamento di stato dell'EFFETTO. Il resto relativi all'atto che
rende possibile l'EFFETTO dalla CAUSA [P.S. Se non avete capito cosa
intendessi dire, posso cercare di spiegarlo in un post successivo].

2. Quanto dopo avviene B?

La risposta a questa domanda � in quella precedente: dopo N
eventi-minimi, nel caso di spazio-tempo quantizzato.

3. Tra A e B cosa succede?

La risposta a questa domanda � nella prima risposta. Tra A - la CAUSA
- e B - l'EFFETTO - avvengono M eventi-minimi.

IMPORTANTE: logicamente, in questo scenario, tra due eventi-minimi non
ACCADE NULLA; o, almeno, nulla che abbia senso per il nostro
spazio-tempo fisico.

ESEMPIO: prendete un programma. E' un insieme di bit, letti e scritti
in continuazione da una testina magnetica e processati da un insieme di
circuiti (la cpu). Dal punto di vista di un programma nulla ha senso
oltre il bit. Il bit � quanto di pi� piccolo un programma classico
possa *immaginare*. La fisica che sottost� alla creazione e alla
memorizzazione del bit sul supporto fisico � COMPLETAMENTE AL DI LA'
dell'ambito di conoscenza del programma. Lo spazio-tempo fisico di un
programma � l'insieme di bit nel quale questo programma sussiste. Il
suo spazio-tempo � un insieme di bit e di interazioni tra questi. Al
di l� del bit, non v'� nulla che abbia senso per un programma.

Ecco, per noi esseri umani, molto probabilmente nulla avrebbe senso
oltre un evento-minimo. Possiamo considerare un evento-minimo come il
nostro bit. E l'intero universo come un immenso meccanismo composto da
un numero grandissimo di elementi minimi (atomi di spazio-tempo) che
interagiscono tra loro in modo meccanico. La singola interazione di
questi elementi minimi sarebbe proprio l'evento-minimo possibile.

L'intero universo come un orologio, che avanza a scatti
tick-tick-tick....?
Perch� no?

Spero di essermi fatto capire. In caso contrario, perdonatemi ma avevo
il mal di testa :-D
Received on Thu Oct 27 2005 - 23:43:47 CEST

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