Re: causa ed effetto

From: Josef K. <franz.kafka_at_LEVAQUESTOcomune.re.it>
Date: Sat, 22 Oct 2005 17:02:17 +0200

On 22 Oct 2005 04:32:14 -0700, "Giulio Severini"
<fenice1976_at_hotmail.com> wrote:

>Perdonami Josef ma come si pu� affermare che una teoria �
>assolutamente deterministica quando non � possibile ragionare sui
>signoli oggetti di studio se non in maniera statistica? Quello che
>appare deterministico, allora, � il comportamento d'insieme - e qui
>sono daccordo - ma questo comportamento d'insieme risulta allora essere
>un comportamente emergente...
>
>Capisco bene quale sia l'interpretazione data oggi alla mq, ma
>ragionandoci un p� su mi chiedo e ti domando:
>
>dato un insieme composto da n elementi (e1, e2, e3,...en) l'evoluzione
>di tale sistema pu� essere predetto in maniera deterministica dalla mq
>ragionando sull'insieme stesso, mentre non � possibile fare predizioni
>deterministiche sui singoli elementi ma solo predizioni statistiche.
>
>Bene. Allora fammi capire:
>
>e1 si trova nello stato s1 al tempo t1
>
>e2 si trova nello stato s2 al tempo t2
>
>questa transizione di fase come e perch� � avvenuta? Deve esserci una
>causa ben precisa che l'ha provocata, giusto? Perch� in mq questo non
>� vero, almeno secondo l'interpretazione maggioritaria?
>Da quanto ho capito lo stato s2 pu� aver avuto pi� di una causa e/o
>il momento esatto in cui questa � avvenuta non � conoscibile.
>
>Sinceramente, mi sembra illogico. Parlando in termini di 'eventi
>minimi', se questo per te ha un senso, un evento minimo, proprio come
>un ingranaggio, causa uno ed un solo altro evento minimo. La Natura �
>un ingranaggio. Se non lo fosse, sarebbe dotata di libero arbitrio, non
>credi?
>
>Sono assai confuso :-(

Ciao,
le obiezioni che fai sono molto logiche e dettate dal fatto che la
realt� di tutti i giorni sembra non seguire le regole della mq a
livello macroscopico.
E' vero, la mq non ti dir� mai cosa fa il singolo elettrone, per� gi�
qui c'� la prima obiezione che potrei farti: tu come faresti a
distinguere un elettrone da un altro?
Se ho un sistema di n elettroni, come faccio a sapere quali sia e1,
quale e2 ecc.... essendo particelle indistinguibili.
Questo per farti un esempio di come un semplice ragionamento dettato
dall'esperienza quotidiana gi� si scontri con dei problemi concettuali
molto forti.
Ci� che rende deterministica la mq � che
- date le condizioni iniziali
- date le equazioni del moto
prevede cosa far� il sistema che � il vero oggetto dello studio.
Ad ogni teoria infatti dobbiamo fare le domande a cui pu� rispondere e
quelle soltanto.
Capisco che certe cose sembrino poco intuitive, per� l'evidenza
sperimentale dimostra che la natura si comporta cos�. E lo fa nello
stesso modo ogni volta che si trova in certe condizioni iniziali.
L'unico punto ancora oscuro della mq � il problema della misura: la
teoria necessita di un oggetto macroscopico attraverso l'interazione
con il quale la funzione d'onda colassa in uno stato ben preciso di
quelli possibili.
Pu� benissimo essere che la risoluzione di questo punto ci conduca a
una rielaborazione della teoria, caso mai pi� intuitiva o chiss�,
ancora meno.


Rob
Received on Sat Oct 22 2005 - 17:02:17 CEST

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