Re: didattica della fisica e orientamento (correzione)
LIAM ha scritto:
>
> Sono un appassionato delle domande ontologiche che pone la fisica moderna in
> particolare, la fisica quantistica.
Non per essre pignolino, ma farei subito una precisazione: la fisica non
pone domande, la fisica va conosciuta. La Natura � l�, con o senza di
noi, che funziona a modo suo con o senza di noi, senza domande. Siamo
noi che ci poniamo domande.
> Mi chiedo:
> Possibile che non esista un indirizzo universitario completamente dedicato
> alle implicazioni teoriche della fisica???
> O per caso si ritiene che per es. la ricerca ontologica basata sulle
> conclusioni della scienza non sia una disciplina da studiare?
Esiste eccome: gli epistemologi si sbizzarriscono finch� vuoi.
Purtroppo ho notato una cosa: i filosofi che si occupano di fisica,
troppe volte sembra che non sappiano di cosa si tratti. E fanno brutte
figure.
Ti faccio un esempio, l'entropia: croce e delizia di tanti pensatori.
Probabilmente che l'ha "inventata" non sapeva che putiferio avrebbe
scatenato. Tutti i filosofi che parlano di entropia sembra che non
abbiano la bench� minima idea di cosa sia.
Intendiamoci, non che abbia mai incontrato un fisico che me l'abbia
detto in modo chiaro ed esauriente, ma almeno un fisico sa "come funziona".
> Oltretutto non si appone la giusta spiegazione teorica di che cos'� un
> particolare fenomeno scientifico tanto che spesso dopo 10000 calcoli
> matematici, neanche si � capito d cosa si stia trattando e l'unica risorsa
> rimasta � leggere per conto proprio un saggio divulgativo....
La mia esperienza mi dice che se dopo 10000 calcoli non ho capito di
cosa tratti il mio studio, vuol dire che non ho studiato abbastanza e
soprattutto non ho fatto esercizi a sufficienza.
> Nel mio caso, vorrei studiarla per cultura personale, ma i programmi di
> fisica mi sembrano alquanto pesanti e devo dire mi scoraggiano molto e
> probabilmente rischio d fare 5 anni senza mai toccare gli argomenti sopra
> citati
Non c'� rosa senza spine. Se si vuole andare oltre bisogna fare fatica.
Ma non lo dico io, sai, � una legge di Natura.
� vero che tanti premi Nobel, seppur geniali, hanno pur sempre sudato e
passato notti fra libri, fogli e laboratori.
Non correre il rischio di essere uno dei tanti filosofi che dicono cose
strane. Conosci bene prima gli argomenti, poi ci aggiungi i tuoi
pensieri. Ma almeno parli con cognizione di causa, e in mezzo a tanti
ciarlatani � un plus valore notevole.
> A 26 anni sento di dover dedicare la mia vita allo studio ma sono abbastanza
> frustrato e vi chiedo pareri e suggerimenti su cosa dovrei fare
Se ti spaventa la fatica, ti possa consolare il fatto che non sei solo:
io lavoro (lu-ve 9.00-18.00) e voglio laurearmi in fisica. Quando l'ho
deciso ho avvisato i miei amici: "ragazzi, per qualche anno sparir�".
� cos�. Non esistono pi� week-end, non esistono sere fuori, niente pi�
di quello che facevo prima, ho passato l'estate a studiare struttura
mentre gli altri erano al mare o chiss� dove nel mondo. Loro mettono da
parte i soldi per viaggiare, io per pagare le tasse e i libri.
E i miei 26 anni appartengono a ci�-che-fu ormai da tempo.
Ma ricordati che la fisica � l'unica donna che non mi ha mai tradito.
Coraggio! Se lo faccio io lo puoi fare anche tu, no?
In bocca al lupo!
Tit.
Received on Tue Oct 11 2005 - 19:51:46 CEST
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