Re: Invarianza carica elettrica
"Andrea Barontini" <baro77_at_gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:jef63i$rep$1_at_speranza.aioe.org...
> Ciao a tutti e ben ritrovati
> mi stavo chiedendo se nell'ambito della relativita' ristretta l'invarianza
> della carica elettrica e' "solo" un fatto sperimentale (magari cosi' ben
> suffragato da divenire quasi "auto-evidente") oppure se c'e' un modo per
> dimostrarla...
> Che so, magari (sto inventando) con qualcosa tipo un esperimento mentale
> che -partendo da hyp il piu' minimali possibili (diciamo il minimo
> indispensabile oltre alla cinematica relativistica)- conduca a risultati
> assurdi in caso di non invarianza della carica.
Ciao, temo che oltre alla cinematica l' uso di un minimo
di elettrodinamica sia indispensabile. Pauli ("Teoria della Relativit�")
deriva l'invarianza di carica partendo dall'equazione di continuit�
e usando la contrazione delle lunghezze.
> Ve lo chiedo perche' negli appunti su cui sto studiando me la sono trovata
> ex abrupto come punto di partenza da cui cui si e' passati alla
> non-invarianza della densita' di carica e quindi a presentare il
> quadrivettore densita' di corrente
se ho capito bene postula l'invarianza e ne deduce
il quadrivettore densit� di corrente: questo � il procedimento
di Sommerfeld, che pure trovi sul Pauli, nello stesso paragrafo.
Per lo stretto legame tra quadrivettore densit� ed equazione di
continuit� si potrebbe dire che � il procedimento di Pauli, ma
invertito.
Ciao
Corrado
Received on Tue Jan 10 2012 - 04:40:56 CET
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