[it.scienza.fisica 30 Aug 2019] Omega ha scritto:
> Il 30/08/2019 10:19, Pangloss ha scritto:
> .....
>> Per sondare il terreno, comincio con l'osservare che Kant non avrebbe scritto
>> la "Kritik der reinen Vernunft" senza una buona conoscenza ed un'attenta
>> riflessione delle opere di Euclide e di Newton: "cronologicamente" la fisica
>> precede la filosofia.
> Su questo non posso essere d'accordo. L'interpretazione dell'esperienza
> deve avere alla base dei principi che non sono fisici, che siano innati
> o che provengano da educazione e in genere da una cultura. Non riesco a
> pensare che i principi della fisica, sia pure elementare, si formino
> semplicemente dall'esperienza. Ebbene, a quei principi, innati o
> appresi, mi sembra di dover riconoscere primariamente l'appartenenza
> alla filosofia, o meglio a quel fondamento che alcuni secoli fa è stato
> chiamato 'bon sens'.
> Del resto come si può procedere alla critica della ragione pura partendo
> dalla fisica? Partendo dalla fisica ci si può chiedere invece il perché
> di un certo principio - perché lo si considera tale. Cosa che non
> riguarda solo la fisica, ma prima di tutto le relazioni umane, che non
> sono precedute dalla fisica, ma dalla percezione e da ciò che ne
> consente una sintesi, un "senso".
Non ci siamo capiti. Concordo che anche il fisico, nel suo lavoro, debba fare
uso (scientemente o meno) di una sua base metafisica.
Ho detto che nello scrivere la "Kritik der reinen Vernunft" il filosofo Kant uso'
come modelli (cronologicamente anteriori!) gli Elementi di Euclide (fisica dello
spazio) e la meccanica di Newton.
>> Se condividi quanto ho scritto potro' sciogliere la riserva, altrimenti
>> dovro' rimettere l'incarico nelle mani di Mattar... pardon di isf.
> Non ti devi preoccupare. In realtà non ho ancora detto niente delle mie
> considerazioni sulla termodinamica. Ho solo esposto i miei paletti più
> generali, che qui mi pare siano già OT.
Come prevedibile, non sussistono le premesse per un dialogo costruttivo tra
isf ed icfm. E' pertanto inutile che io mi dilunghi su quale "nodo" lega fra
loro le definizioni di calore, temperatura ed entropia.
> Ma come ho già detto, ho visto con stupore un misunderstanding, e quindi
> il mio punto di vista ha avuto una svolta decisiva.
Quest'ultima frase mi incuriosisce assai. Concedimi almeno una parziale
illuminazione sulla natura di tale "misunderstanding".
--
Elio Proietti
Valgioie (TO)
Received on Fri Aug 30 2019 - 17:26:49 CEST