Re: velocita' della luce

From: dumbo <_cmass_at_tin.it>
Date: Wed, 28 Sep 2005 22:35:09 GMT

"marcofuics" <marcofuics_at_netscape.net> ha scritto nel messaggio
news:1127921525.170212.60640_at_o13g2000cwo.googlegroups.com...
> Ciao,
> (...) supponiamo che un giorno vi incontriate col
> Galilei........ e dopo una chiacchierata lui vi dicesse che (...)
> non puo' la luce avere sempre la stessa velocita'!! Supponendo
> (...) che sia un viaggio nel tempo che v'abbia riportato al
> milleseicento, quindi l'unica cosa e' quella di riportare idee o
> congetture, nessuna possibilta' di operare sperimentalmente!??

potremmo dirgli che per individuare un evento ci
vogliono non solo le tre coordinate spaziali
x,y,z che dicono il "dove", ma anche un numero che
dica il "quando" e introdurre cos� il concetto di coordinata
temporale e quindi di spaziotempo a 4 dimensioni dotato
(in analogia con lo spazio bi e tridimensionale) di una metrica
e da tutto questo postulare ragionevolmente l'esistenza
di una costante fondamentale c omogenea con una velocit�
allo scopo di avere la coordinata tempo c t omogenea con le tre
coordinate spaziali. Naturalmente sarebbe indispensabile
spiegargli prima un minimo di geometria analitica ma grazie
alla sua intelligenza afferrerebbe il concetto in un millisecondo.

Un' altra strada potrebbe essere quella di partire dal principio
di relativit�, che lui conosceva benissimo (anche se non era
proprio farina del suo sacco: ho letto che Giordano Bruno
l'aveva enunciato prima di lui) e usare il teorema di Ignatowski,
che Galileo capirebbe con pochissimo sforzo: il teorema dice
che il principio di relativit� da solo (cio� senza bisogno di
postulare nulla sulla velocit� della luce) implica la
trasformazione di Lorentz e l'esistenza di una velocit�
assoluta c.

Il guaio � che il teorema non dice nulla sul valore di c e
lascia aperta la possibilit� che c sia infinito, nel qual caso
la trasformazione trovata si riduce alla trasformazione
classica x* = x - v t , t * = t (tempo assoluto).
Per rendergli plausibile un c finito potremmo tentare un
argomento estetico che certo non lo lascerebbe insensibile:
la trasformazione di Lorentz � pi� " bella " di quella
classica perch� pi� simmetrica (x e t sullo stesso piano).

Questi non sono argomenti convincenti (mancano di base
sperimentale) ma penso servirebbero a fargli considerare
la velocit� assoluta una possibilit� interessante e non pi�
una stramberia da escludere a priori.

Ciao
Corrado
Received on Thu Sep 29 2005 - 00:35:09 CEST

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