Alex ha scritto:
> "Giorgio Pastore" <pastgio_at_univ.trieste.it> ha scritto:
...
> Si parla di uova strapazzate e bicchieri infranti al suolo.
Esempi difficili da maneggiare in maniera rigorosa senza definire
adeguatamente il sistema termodinamico che si vuole considerare e gli
stati iniziale e finale della trasformazione.
Ma credo che l'idea intuitiva che si cerca di trasmettere, in modo
piuttosto confuso e impressionistico, � il legame tra trasformazione
irreversibile e aumento di entropia di un sistema isolato (o quasi
isolato).
> Per esempio: quando un bicchiere si infrange al suolo, il suo contenuto
> liquido si spande a terra: questo auemnta l'entropia, no?
...
Prima di poter rispondere va specificato il sistema termodinamico in esame
e, se si vuol provare a dare una risposta quantitativa, anche la
definizione di entropia che si intende utilizzare.
> La T dic erto, lo
> spandimento...non saprei. Penso di s�, nel senso che ora ogni molecola,
> anche se non prorpio come i un gas, pu� occupare un numero maggiore di
> posizioni che nel bicchiere (mah....non mi convince: in fondo il vlume
> dell'acqua � sempre quello).
La superficie per� aumenta (pellicola di grande area e piccolo spessore).
Ci� dovrebbe intuitivamente diminuire l'entropia del liquido, poich� le
configurazioni spaziali accessibili alle molecole alla superficie del
liquido a causa del fenomeno della tensione superficiale dovrebbero
diminuire un pochettino.
> Per quanto riguarda invece i pezzi di vetro, mah...non mi dire niente, mai
> io non so prorpio da dove iniziare. Solo la temperatura mi viene in mente.
> Ma se devo pensare al macrostato "pezzettini sparsi sul paviemento" ed a
> quello "bicchiere integro", non so vedere, come nel caso del mazzo di carte.
> nessuna differenza.
Anche nel caso dei pezzettini di vetro aumenta il numero delle molecole
superficiali (quelle che definiscono i perimetri dei cocci). Questa volta
per�, ancorch� il vetro si possa assimilare, sulla base della sua
struttura microscopica disordinata, a un liquido molto viscoso, le
configurazioni a loro accessibili risultano pi� numerose che pria e quindi
(sempre intuitivamente) l'entropia configurazionale dovrebbe crescere
proporzionalnmente al numero dei pezzi di vetro.
...
> Altro esempio.
> Leggo che se considieriamo una memoria per PC (una RAM), essa, per ogni bit,
> quando non � scritto nulla in memoria, pu� avere a caso valore 1 o 0. Se poi
> andiamo a
> scrivere qualcosa, l'entropia si riduce: infatti abbiamo scelto per ogni bit
> o 1 o 0.
In questo caso vengono giustapposti insieme due concetti differenti di
entropia quella di Shannon (teoria dell'informazione) e quella
termodinamica classica e non so se tale modo di procedere abbia un senso
fisico chiaro. Oltretutto in questo genere di esempi si procede quasi
sempre in parte quantitativamente e in parte basandosi sul buon senso
fisico (in genere quello proprio dell'autore) col risultato finale di
generare nel lettore dubbi e perplessit�.
Saluti,
Aleph
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Received on Mon Sep 26 2005 - 12:12:47 CEST