Il 16 Set 2005, 23:59, "Giulio Severini" <fenice1976_at_hotmail.com> ha
scritto:
> Ciao Elio, ma se fin qui non si da alcuna intepretazione fisica di
> queste dimensioni allora...di cosa stiamo parlando? Il mondo lo abbiamo
> di fronte a noi. E' reale, e in qualche modo funziona. Ma, volenti o
> nolenti, � sempre un mondo fisico quello con il quale dobbiamo avere a
> che fare.
Io penso che Giulio abbia ragione. L'interpretazione fisica delle leggi
della matematica dovrebbe essere il compito del fisico anche quando queste
leggi sono talmente astratte e lontane dalla realt� di tutti i giorni.
Potrebbero essere utili dei modelli per rappresentare, per semplificare e
rendere accessibili anche a persone che non abbiano una formazione
matematica molto solida teorie belle e importanti come quelle di cui state
parlando. Questo dovrebbe essere uno dei compiti della divulgazione
scientifica altrimenti si rischia l'isolamento pi� completo.
> Perci� quando in una teoria si ha bisogno di n coordinate per
> individuare un punto, di quale sistema di riferimento si sta parlando?
> Come � fatto? Dove � situato? In quale realt� multidimensionale? E
> di quali coordinate stiamo parlando?
> E' normale voler dare una intepretazione fisica delle cose.
> Altrimenti, ancora una volta, di cosa stiamo parlando?
In fondo immagino che anche storicamente l'interpretazione del mondo abbia
influito anche sulla sua rappresentazione matematica (anche se � vero anche
il contrario e Einstein lo dimostra) ma mi riferisco per esempio al piano
Cartesiano, allo spazio euclideo... concetti in cui la nostra percezione
sensoriale hanno contribuito a formare e penso che la cosa valga anche per
lo spazio-tempo. Intuitivamente si pu� percepire il tempo come un'altra
dimensione, quindi vederlo come una coordinata in pi� da aggiungere, un
numero in pi� rispetto ai tre che definiscono il punto nello spazio
euclideo.
Pi� difficile mi riesce interpretare le 11 dimensioni della teoria delle
stringhe, capire perch� sono state introdotte, se possono avere una
interpretazione fisica.
Io vi proporrei una cosa. Dato che sono argomenti di frontiera, con una
matematica estremamente complicata, perch� non potremmo sceglierci un buon
libro (non divulgativo)
e studiarcelo o leggercelo insieme, a piccole dosi, sfruttando le
innumerevoli competenze matematiche di alcuni membri di questo newsgroup
(Elio Fabri, Walter Moretti mi vengono in mente loro ma di sicuro ce ne sono
tanti altri...). In questo modo la discussione ci porterebbe a qualche
conclusione e non rimarrebbe come una chiaccherata al bar (anche se una
dotta chiaccherata). Si tratterebbe di un tentativo di andare oltre lo
steccato che preclude tanta bella fisica non solo alla gente comune ma anche
a molti fisici. E' normale che non si pu� partire da zero ma bisogna dare
per scontati anni di studi matematici(calcolo integrale e differenziale,
equazioni integrali e differenziali). Sarebbe un buon tentativo di
divulgazione.
Vi ringrazio per l'attenzione e per le eventuali risposte.
Filiberto.
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Received on Sat Sep 17 2005 - 22:26:09 CEST