Il 02/09/19 19:28, Massimo 456b ha scritto:
> Il 02/09/19 17:04, Soviet_Mario ha scritto:
> > Il 02/09/19 07:37, Massimo 456b ha scritto:
> >> Il 01/09/19 19:04, Wakinian Tanka ha scritto:
> >>
> >>> Quello di cui tu vuoi discutere non e' Fisica.
> >>
> >> però se gli consigliavo:
> >>
> >> What is Life? The Physical Aspect of the Living Cell
> >>
> >> di Erwin Schrödinger
> >>
> >> dove si tratta per la prima
> >> volta di neghentropia
> >
> > non so cosa sia questa cosa, mi risulta che la vita non
> violi nessuna
> > legge : semplicemente accoppia molti processi
> (costringendoli a
> > procedere in modo concomitante, parallelo, o in serie,
> trascinando gli
> > equilibri con Le Chatelier) in modo che al NETTO produca
> entropia, ma la
> > distribuisca asimmetricamente tra sé e l'ambiente, ossia
> per sé mantiene
> > l'entropia costante, e butta tutto il disordine
> nell'ambiente.
>
> partiamo dalla definizione:
>
> Con neghentropia (adattamento dell'inglese negentropy, AFI:
> [nɛˈgɛntrəpi], abbreviazione di negative entropy, "entropia
> negativa"),
> chiamata anche entropia negativa, o sintropia, o
> niroentropia, o
> sintaxia si indica:
>
> l'organizzazione degli elementi fisici o umani e sociali che
> si oppone
> alla tendenza naturale al disordine, ossia all'entropia. La
> neghentropia
> pertanto modifica un sistema da disordinato a ordinato.
>
> dovremmo poi passare evidentemente
> alla parola caotico con
> tutte le sue conseguenze.
>
> Interessa?
penso di no, è un semplice cambiamento di segno di una
grandezza già definita diversamente.
Un vettore ha sempre due direzioni distinte da cui poterlo
osservare, non è che cambi natura, anche il lavoro ha un
segno che dipende dal punto di osservazione.
Semmai la cosa interessante (ma probabilmente anche ovvia),
è perché la vita debba necessariamente combattere in
qualsiasi modo l'entropia.
O anche se sia concepibile in linea teorica una vita
"all'equilibrio" (ma quello vero termodinamico, non mi
riferisco a quello metastabile e dinamico, costellato di
retroazioni, che è l'essenza della vita attuale, sia come
cellula che come individuo che come specie che come ecosistema).
Tutta la vita che conosciamo è un sistema lontano
dall'equilibrio termodinamico, protetta da barriere
cinetiche appena adeguate : per questo anche l'entropia gli
è nemica. Anche il suo contenuto informazionale superiore al
caos spontaneo la rende vulnerabile all'evoluzione spontanea
che comporta la degradazione casuale dell'informazione stessa.
Da un lato non penso che dall'osservazione dell'esistente si
possa sempre, banalment,e inferire qualche generalizzazione
più ampia.
E nemmeno il contrario
Nel caso specifico non so se sia possibile concepire una
vita all'equilibrio termodinamico, ma a sensazione, anche se
non lo posso dimostrare, direi di no.
Esistono sistemi autoordinanti a varie scale ma spesso
creano strutture troppo semplici (come i cristalli).
Forse l'impossibilità di una vita in equilibrio vero
coincide con l'impossibilità di concepire un moto perpetuo,
ciclico, senza nessun grado di "dissipatività"
Chi pensa alla vita come un qualcosa in equilibrio (perché
lo sembra eccome e la parola è polisemica nelle scienze), ed
esiste anche un termine più specifico e meno vago
(omeostasi) non considera che è come l'equilibrio di un
surfista, metastabile, precario, e che cavalca forti
gradienti di entropia ed energia.
>
> ciao
> Massimo
>
> [mod: interessa se e' fisica, lascio agli utenti la
> riflessione sul punto ma potrei rifiutare messaggi che si
> discostino dal manifesto]
>
--
1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
Soviet_Mario - (aka Gatto_Vizzato)
Received on Tue Sep 03 2019 - 00:20:59 CEST