Il 20 Set 2005, 17:15, gianmarco100_at_inwind.it (Tetis) ha scritto:
> Il 19 Set 2005, 19:37, Winston Smith <wsmith_at_despammed.com> ha scritto:
> > Tetis wrote:
> Barut
> e' un'esempio di personaggio che non si e' mai arreso a delegare
> tutto ad una teoria di stringa,
un esempio, non un'esempio.
> > Allo scopo di risparmiare messaggi, ti anticipo gi� che IMHO passare da
> > oggetti puntiformi a oggetti unidimensionali *non* costituisce un
> > profondo salto concettuale.
>
> Ed infatti detto cosi' non significa nulla, IMHO. Oltretutto
> nell'unico corso sull'argomento che ho seguito mi sono state
> spiegate azioni a due parametri, quindi brane, senza particolare
> attenzione alle stringhe. Ma in verita' questa tua affermazione
> e' un'opportunita' di chiarificazione al riguardo, che spero di cogliere
> meglio in futuro.
Colgo subito l'occasione di precisare e dettagliare un poco questa
frase. L'uso di azioni a due parametri permette di considerare dei
fogli in uno spazio a D+2 dimensioni. Dove D e' la dimensionalita'
della teoria di stringhe. La teoria della coomologia suggerisce che
molte delle proprieta' dei campi e dei principi variazionali che li
descrivano siano iscritte in una struttura topologica, i lavori di Milnor
hanno permesso di collegare queste proprieta' con le proprieta' dei
bordi, esiste una dualita' nota fra co-omologia ed omotopia. Da qui
l'importanza della struttura delle brane che sono i bordi che caratterizzano
la teoria di stringa. Nella scelta delle brane, che sono una varieta'
immensa sta la teoria. E' questo il problema principale della teoria
odierna. Nel pagliaio delle strutture coo-omologiche quale descrive
il nostro universo. I piu' scettici dicono anche: e perche' dovrebbe
esisterne
una?
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Received on Wed Sep 21 2005 - 15:53:09 CEST