On Tuesday, September 3, 2019 at 11:20:02 AM UTC+2, Wakinian Tanka wrote:
> Il giorno martedì 3 settembre 2019 09:20:02 UTC+2, Patrizio ha scritto:
> > On Monday, September 2, 2019 at 11:20:02 PM UTC+2, Wakinian Tanka wrote:
> >...
> > > Hai ragione, le particelle pesanti a carica negativa sono instabili, non
> > > ci ripensavo...
> >
> > L'antiprotone è stabile, di per sé, come il protone; lo stesso per positrone
> > e elettrone: la carica non c'entra. La maggiore massa è un fattore critico
> > per particelle dello stesso tipo:
> > m(n) > m(p) => neutrone decade;
> > m(mu) > m(e) => muone decade.
> >
> Ah, questo non lo sapevo, grazie.
Di nulla. Dimenticavo (forse m'era sembrato scontato), un barione non può
decadere in un leptone (o viceversa) perché, oltre alla carica e lo spin
(complessivo) e forse altro, si conservano anche il numero barionico e
quello leptonico.
> Comunque mi riferivo alle particelle "che intendevo io" :-)) ovvero come catalizzatore di fusione adatto.
Detto in due parole di numero, 1) servirebbe carica negativa (per legare
D+ e T+) e 2) massa maggiore di m(e) affinché la distanza tra loro sia
minore (il che aumenta le probabilità di fusione nucleare).
Meglio del muone ci sarebbe il tauone, circa 17 volte più massivo (e già
per questo 17 volte più costoso energeticamente da produrre), ma ha un
tempo di vita medio 7 ordini di grandezza inferiore al muone... è vero
che le reazioni nucleari mediate da 'forza forte' (come queste) sono
estremamente veloci, ma basterà?
> Perche' ad es se si potesse produrre antimateria (antiprotoni nella fattispecie) al costo di deuterio o trizio, non ci sarebbe bisogno di reattori a fusione per generare energia ;-)
Non potendolo fare si spera nella catalisi...
ciao
patrizio
Received on Tue Sep 03 2019 - 17:48:25 CEST
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