>> Comunque direi che le particelle virtuali sono quelle che non stanno
>> sulla shell di massa e che compaiono dunque in teorie perturbative
>> come linee interne. E limiterei questa definizione al campo della
>> fisica delle alte energie.
>E perche' questa limitazione?
Boh, perch� in teorie di bassa energie le toerie perturbative spesso
non funzinano.
Come definizione pu� essere anche generale, ma non mi addentro in
campi che non sono i miei.
>
>> ...
>> Tuttavia l'esempio di Feynman usa entit� fisiche che non sono
>> descritte dalla fisica quantistica (la terra, la luna) ma sono
>> pienamente descrivibili in modo classico. Io credo che questo sia
>> determinante
>Io invece non lo credo.
>A me pare che F. parli di Terra e Luna solo in modo pittorico, ma
>potresti benissimo intenderli come due elettroni molto lontani.
Infatti, ma credo che il lato pittorico dell'argomentazione la renda
pi� efficace di quanto sarebbe diversamente.
La vedo molto meno efficace se diciamo "l'elettrone manda un fotone
contro un altro elettrone", se non altro perch� il processo possiamo
descriverlo come due processi distinti (brehmsstrahlung dell'elettrone
+ scattering del fotone sull'altro elettrone).
Insomma la differenza che vedo quando parli di particelle virtuali �
che non puoi fattorizzare il processo come ti pare nemmeno in
approssimazione in due processi fisici: nell'esempio degli elettroni
il processo fisico � lo scattering tra i due e non puoi "immaginare"
un fotone virtuale e trattarlo come una entit� fisica.
Sto andando per� un po' fuori tema...
Nel caso della terra e della luna mi sembra che l'esempio di feynman
sia un po' troppo metaforico per gettare luce sul tema "particelle
reali e virtuali".
Rob
Received on Thu Sep 15 2005 - 13:31:30 CEST
This archive was generated by hypermail 2.3.0
: Sat Jan 04 2025 - 04:23:36 CET