Re: Mediatori - Altri chiarimenti

From: Tetis <gianmarco100_at_inwind.it>
Date: Sun, 11 Sep 2005 17:44:40 +0000 (UTC)

"Federico Zema" <Federico.Zema_at_cern.ch> wrote in message
news:Pine.LNX.4.58.0509111628480.10553_at_lxplus060.cern.ch

> On Sat, 10 Sep 2005, Tetis wrote:
>
> > Pero' credo anche che trovare un fallimento di una precedente teoria non
> > sia l'unica ragione logica per accogliere una nuova teoria.
>
> Ciao,
> su questo ho gia' risposto ad Elio ... sono d'accordo con voi, lo studio
> deve andare avanti, il Modello Standard ha i suoi limiti e i suoi pregi.

Ok d'accordo.
 
> > > Ho gia' postato questa domanda: per la Z cos'e' l'invariante di massa?
> >
> > Non sono certo di avere inteso la domanda. Ti riferisci forse ai tempi
> > di decadimento? La massa della Z e' un parametro della teoria di gauge
> > delle interazioni elettrodeboli.
>
> Si', ma io chiedevo come fai a distinguere un Z reale da una virtuale ...
> Col fotone e' semplice, perche' ha massa definita, ma con la Z no!

dal punto di vista dalla definizione, che non so se e'
universalmente condivisa, per cui una particella virtuale
e' una componente di Fourier del propagatore la distinzione
e' immediata e vale per i fotoni, ovvero la linea fra
due vertici fermionici della QED, come per tutte le linee
fra due vertici. La particella reale e' l'attribuzione all'interazione
mediata da una data particella che viene amplificata
fino a dar luogo ad una misura, la particella viene riconosciuta
sempre indirettamente. Non necessita un rivelatore, ma
non e' escluso che tu lo possa pensare. Nel caso degli eventi
di creazione di coppie top anti top e' stato costruito ed utilizzato.

Per un esempio: una coppia di elettroni collide con energia
nel centro di massa di 200 Gev e riconosciamo
con una certa frequenza che uno dei canali di scattering e' una
coppia tau+ tau-. Andiamo a valutare tutti i modi previsti dalla
teoria, fino a concentrarci sui possibili eventi candidati che
possono essere attribuiti al decadimento di una particella Z.
Questi saranno una certa frazione del totale e potranno essere
caratterizzati da certi parametri di forma valutati con opportune
tecniche montecarlo che tengono conto delle previsioni teoriche.

Quindi andiamo a guardare piu' in dettaglio
altre informazioni circa questi eventi, con 200 Gev con una incertezza
in direzione dell'uno per cento abbiamo una risoluzione posizionale
dell'ordine del fermi. 10^(-15)m. Il tempo di decadimento per questo
processo puo' essere stimato insieme con quello di tutti i
processi similari dal tempo di volo delle particelle.

La frequenza di formazione di un Z a 200 Gev puo' essere
ricostruita dalla Breit-Wigner usando proprio il parametro
di risonanza di 91... Gev insieme con un parametro di vita
media e questo parametro puo' essere
osservato sperimentalmente valutando la variazione dei rate
al variare dell'energia, dal parametro di massa del propagatore
Z che e' 34 Gev piu' in basso. A cosa e' dovuto il fatto che
la massa vestita del bosone sia differente dalla massa della
breit-wigner?
 
Fra le tante cose a 200 Gev non si potrebbe escludere di
trovare anche un Higgs. Oppure si?


> > > > Soprattutto perche' i fotoni e le particelle non massive non vengono
> > > > riassorbite ed i pioni, i bosoni vettori, gli elettroni virtuali si?
> > >
> > > Ripeto, si tratta solo di un modello divulgativo ... in tal caso,
> > > tutti i mediatori vengono riassorbiti.
> >
> > Ma tu lo capisci questo modello? Cioe' ti sostiene quantitativamente nel
> > tuo lavoro? Io temo di no, e che al contrario con quel modello in testa
> > uno potrebbe essere molto meravigliato dalle situazioni effettive. Ora
> > per quel che credo una buona divulgazione non dovrebbe portare a
> > previsioni, o fantasie errate. Per questo e' difficile, piu' difficile
> > che insegnare.
>
> Perbacco, non pensavo di essere stato cosi' poco chiaro :-))
>
> Certo che il modello e' solo divulgativo, e anche di bassa lega, a dirla
> tutta!
>
> Certo che non mi baso su un modello simile per il mio lavoro!!!!!!!!!

Non volevo che risultasse in una sorta di insinuazione.
Quello che volevo dire e' che io gradirei moltissimo
di vedere in forma divulgativa un'autentica euristica
di laboratorio. Sarebbe forse piu' difficile da scrivere,
non dovrebbe dare nulla per scontato, ma gioverebbe alla
comprensione non soltanto di quello che e' il lavoro dello
sperimentale, ma anche di quello che e' il modo corrente
ritenuto corretto di pensare queste cose.


> Era un discorso totalmente diverso ... non voleva essere una spiegazione
> seria ... anzi non voleva proprio essere una spiegazione di nulla ...
> C'era questo modellino, di un elettrone che emette fotoni di continuo, e
> qualcuno ti dice che questo modellino puo' spiegarti la QED. Io mi sono
> permesso di aggiungere: anche senza voler andare a fondo nella QED, questo
> modellino non sta in piedi, perche' un elettrone che emette continuamente
> non puo' resistere a lungo ... giusto? Quindi, se proprio vogliamo restare
> nel modellino (l'ho gia' detto che non ci portera' mai avanti?) dobbiamo
> per lo meno introdurre l'ipotesi che i fotoni vengano anche assorbiti.

Quando uno costruisce le funzioni di Green o propagatori che dir
si voglia per le teorie quantistiche relativistiche dei campi
e' proprio una cosa del genere che fa. Calcola il valore di
aspettazione sul vuoto relativo alla creazione ed alla distruzione
di un fotone. Ma la storia ovviamente e' resa piu' difficile dalla
tecnica della rinormalizzazione, in verita' calcola la serie di Dyson,
ci mette dentro un parametro di massa che tiene conto di tutti i
contributi virtuali e trova che la massa e' un parametro
autoconsistente.

> Cosi' abbiamo un altro modello, inutile esattamante quanto il primo, che
> pero' almeno non e' palesemente inaccettabile. Ripeto, per estrema
> chiarezza, che appena volessi usarlo per cose poco poco piu' serie, si
> rivelerebbe nient'altro che una bolla di sapone.

Bell'immagine.

> Saluti cordiali a tutti
> Federico

Saluti ricambiati e ...forwardati a tutti.


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Received on Sun Sep 11 2005 - 19:44:40 CEST

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