Federico Zema ha scritto:
> Se fai urtare due elettroni puoi parlare di interazione e quindi di
> perturbazione, ma se punti un cannocchiale verso una stella, ontana
> anni luce, stai rivelando i fotoni che arrivano da li' ... E questi ci
> sono, indipendentemente dal fatto che tu punti o meno il tuo
> cannocchiale!
>
> Il fotone e' reale, non e' solo un trucco per spiegare lo scattering!
>
> Inoltre, nessuna teoria puo' prevedere una risonaza a 91 GeV, eppure
> la Z e' stata rivelata! E ha il suo bel ruolo nelle interazioni
> elettrodeboli!
Quest'ultima frase non ho capito come entra nel discorso.
Josef K. ha scritto:
> Mi sa che non hai colto che lui parlava di "particelle virtuali", che
> � un termine tecnico.
> Il fotone che rilevi con il binocolo � un fotone reale e perci� non �
> l'oggetto di questa discussione.
OK. Allora chiedo a tutti e due un'esatta definizione di particella
"virtuale" e "reale".
Ho gia' citato in passato Feynman a questo proposito, ma repetita
juvant ;-)
In "Theory of Fundamental Processes", cap. 20, si chiede:
"Suppose we send a photon to the moon. After the process is over we
could describe it by a diagram..."
[la figura mostra un fotone scambiato fra le linee della Terra e della
Luna]
"... In a sense every real photon is actually virtual if one looks
over sufficiently long time scales. It is always absorbed somewhere in
the universe."
(Il seguito non ve lo racconto: date voi la soluzione, oppure andate a
cercare il libro :)
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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Fri Sep 09 2005 - 20:35:29 CEST
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