Il 05/09/19 14:22, Wakinian Tanka ha scritto:
....
> Strumenti e concetti non coincidono e vanno a braccetto, ok. Naturalmente non e' che uno si alza la mattina e dice "sia questo lo strumento di misura della lunghezza" senza gia' avere un'idea di cosa sia la lunghezza. Ma questa idea chi glie la fornisce se non una determinata percezione sensoriale?
Le percezioni sensoriali stanno sullo sfondo e al più possono dare una
motivazione di partenza. Ma questo insistere sulla percezione mi sembra
fuori luogo e comunque inessenziale.
Il mio punto è "unicamente" che a qualsiasi concetto utilizzato in
fisica deve corrispondere una definizione. Pena non sapere di cosa si
stia parlando. Che questa definizione faccia riferimento immediato alla
percezione o che il riferimento sia estremamente lontano è irrilevante.
Lo stato di un sistema quantistico è un concetto della fisica? Spererei
di sì. Quanto è lontano dalla percezione? non mi interessa. Ci sono
tanti concetti in fisica che nessuno potrà mai "percepire" perché nessun
sistema reale potrà costituirne una realizzazione esatta. Pensa ad una
espansione reversibile di un gas.
Invece mi interessa molto di più che ci sia una caratterizzazione di
questo concetto che mi aiuti a distinguerlo da altri e mi guidi nel
disegnare esperimenti per metterne alla prova le conseguenze.
> Anche se uno definisce un campione, ad es un campione di massa, lo fa definendo un corpo specifico che ha tale proprieta', ma poi per poter dire che un altro corpo ha la stessa proprieta' dobbiamo usare una bilancia, che abbiamo eletto arbitrariamente a "strumento di misura della massa". E per quale motivo alla bilancia abbiamo conferito tale mistico potere? Sempre sulla base della nostra percezione sensoriale di "corpo piu' o meno pesante" e sulla base del fatto che l'inerzia e' proporzionale al peso, ecc.
Anche per la massa la questione sta tutta nella definizione. Che ci sia
una connessione con sensazioni può essere anche fuorviante. La
definizione di massa utile per la meccanica p.es., richiede proprio di
astrarre e rinunciare al dato sensoiale "pesantezza". Ma per farlo
occorre uno schema concettuale che ci faccia capire "perché". In
pratica, una definizione di massa.
>>
>> Se vai alla base dl concetto di *misurare* capisci bene la sequenza logica.
>> 1. devi avere una definizione (anche non perfetta) di una grandezza fisica;
>> 2. introduci un campione di *quella grandezza fisica*;
>>
>
>
> Ma cosa si intende per "campione di *quella grandezza fisica*"? Non si intende forse "un corpo" che la possiede?
Io parlo di fisica, non di metafisica. Ovvio che una grandezza fisica
non esiste "di per sé" ma richiede un sistema "di supporto".Ma questo
non sposta il problema di dover definire la grandezza in questione.
Altrimenti l'orologio da polso lo uso per misurare lunghezze.
>>
>> 3. devi introdure un meccanismo di confronto;
>>
> Che, secondo me, e' la misura vera e propria.
Certamente. Ma devo sapere cosa confrontare e perché.
> In un forum internazionale la maggior parte dei fisici pare d'accordo sul definire il tempo "cio' che e' misurato dagli orologi" e di thread sull'argomento ce ne sono stati parecchi.
La fisica non è democratica. Non conta quanti sostengono un'idea, ma
quali argomenti sono in grado di portare.
Ora (non nel senso temporale :-) ) cosa questo implichi non e'
(probabilmente) banale come possa sembrare a prima vista: non e' che
allora un orologio viene definito come "lo strumento che misura il
tempo". Ovvero si deve gia' sapere quali caratteristiche deve avere,
sulla base di quello che sappiamo gia' sugli orologi e su tutto il
bagaglio storico che si portano dietro.
Detta cosi' ritorniamo alle definizioni misteriose o al "così fan tutti".
Se dobbiamo definire operativamente un orologio, non possiamo far
riferimento genericamente a quel che sappiamo sugli orologi. Ma dobbiamo
avere un'idea di quale sia la caratteristica irrinunciabile comune di
qualsiasi orologio, che sia un orologio al Cs, una clessidra, il battito
del polso, l'ombra di una meridiana o il moto di un pianeta sulla volta
celeste.
Anche le definizioni ricorsive funzionano solo se c'e' modo di uscire
dalla ricorsione con una definizione esplicita!
Giorgio
Received on Thu Sep 05 2019 - 22:57:19 CEST
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