Re: partire dalla fisica relativistica?
"nanofuc" <nanofuc_at_libero.it> ha scritto nel messaggio
news:1124886023.893769.77290_at_g47g2000cwa.googlegroups.com...
> mi sembra che lo stesso Einstein affermasse che la difficolt�
> di apprendere la fisica relativistica � dovuta al fatto che
> solitamente si inizia con lo studio della fisica classica ed alcuni
> concetti della stessa sono difficili da abbandonare in seguito
> (perch� farebbero crollare il fragile castello che abbiamo in
testa).
ciao, non credo che Einsten intendesse questo; credo volesse dire
che la relativit� � difficile da accettare perch� nella nostra
vita quotidiana, dove dominano le basse velocit�, ci abituiamo
fin da bambini a pensare tempo e lunghezza come assoluti,
per cui quando in et� adulta ci mettiamo a studiare la relativit�
e dobbiamo cambiare punto di vista istintivamente facciamo
resistenza perch� siamo ormai "invecchiati" nella vecchia
concezione e abbiamo il pensiero cristallizzato in un certo
modo (affezionato ai falsi assoluti).
Ma c'� anche un'altra difficolt�, secondo me, nello studio
della relativit�, ed � che questa richiede una notevole capacit�
di visualizzazione e poich� da giovani l'immaginazione � pi�
fluida e vivace conviene cominciare lo studio della
relativit� il pi� precocemente possibile, come fanno i
contorsionisti quando imparano a contorcersi. Molti
cominciano a studiarla da adulti e per questo fanno pi�
fatica.
> vorrei chiedervi: secondo voi � possibile dedicarsi in maniera
> autonoma (postlavoro per intenderci) allo studio della fisica
vuoi dire da autodidatti? se si ha la stoffa, si � motivati
e volitivi e si hanno buoni testi, s�.
> partendo direttamente dallo studio della fisica relativistica?
su questo ho invece forti dubbi...una preparazione
pi� ordinata, partendo dalle basi non-relativistiche,
credo sia meglio. Per� queste basi si possono certamente
ridurre, rispetto a quanto si fa di solito nei programmi;
per esempio, il magnetismo lo puoi fare in modo fulmineo
usando la sola legge di Coulomb dell'elettrostatica e
la relativit� della simultaneit� (o equivalentemente
la contrazione delle lunghezze), e cos� ti risparmi
la noiosa trafila sui magneti e hai la soddisfazione di
vedere subito cos'� realmente il magnetismo -- una
manifestazione della relativit� del tempo -- e la
soddisfazione di dedurre la sua esistenza per via
teorica.
Puoi anche fare cos�, se la relativit� ti appassiona tanto
da non poterne posticipare lo studio (e ti capisco:-)
comincia pure dalla relativit� e appena incontri un concetto
che non conosci (e che viene dalla fisica prerelativistica)
fermati e vallo a studiare su un testo di fisica classica,
poi torna alla relativit�, e cos� via: fa un procedimento
a zig zag. Spero di non aver detto fesserie e di non
averti messo su una cattiva strada :-)
bye
Corrado
Received on Sun Aug 28 2005 - 01:42:44 CEST
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