Re: lavoro e...

From: Pasquale Federico Zema <pzema_at_cern.ch>
Date: Thu, 25 Aug 2005 23:46:07 +0200

Ciao a tutti!


On Tue, 16 Aug 2005, Alex wrote:

> Una macchina solleva un corpo da terra e lo porta ad altezza h, a
> velocit� costante.
>
> Il mio problema � sorto perch� la fase in cui la macchina accelera il
> corpo, da zero alla velocit� di elevazione v1(=cost.), � in effetti
> breve e trascurabile rispetto al tempo che la macchina passa ad elevare
> ad altezza h il corpo; al contrario, il tempo che la macchina passa a
> rallentare il corpo, fino a fermarlo all'altezza h, � molto lungo.

Perche� dici cosi�? Se il testo dice "velocita� costante", vuol dire che
accelerazione e decelerazione avvengono in tempi trascurabili.


On Wed, 17 Aug 2005, RAP wrote:

> Probabilmente il testo fa riferimento all'energia potenziale
> gravitazionale del corpo a quota h in prossimit� della superficie
> terrestre (U=mgh con h<<R, (R = raggio terresttre)). Per calcolare
> questa grandezza (o meglio il deltaU) devi considerare solo il lavoro
> speso per portare a quota h il corpo,

Giusto! Era fermo a terra, e� fermo alla quota h: l�energia spesa e�
quella, senza dubbio.


> e per fare ci� devi portarcelo a v costante altrimenti faresti lavoro
> che se ne va in energia cinetica (L = deltaK (L= lavoro K = en.
> cinetica)).

No, scusa, sono importanti solo le condizioni iniziale e finale. D�altra
parte, se un corpo e� fermo non puoi spostarlo senza accelerarlo mai ...

Se vogliamo essere precisi, dobbiamo stare attenti all�attrito, che non e�
conservativo ... l�energia necessaria per spostare una vela controvento
dipende, eccome, dal percorso che facciamo e da come le facciamo tagliare
l�aria!

 Ciao
 Federico
Received on Thu Aug 25 2005 - 23:46:07 CEST

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