Il 09 Ago 2005, 09:50, Enrico SMARGIASSI <smargiassi_at_ts.infn.it> ha scritto:
> RAP wrote:
>
> > Per l'altro osservatore il gatto �, come prima, n� morto n� vivo?
>
> In tutte le interpretazioni che conosco (eccettuate, ovviamente, quelle
> cosiddette "no-collapse") il gatto e' collassato nello stato "vivo" o
> "morto" per entrambi gli osservatori.
Lo � sicuramente per "l'amico", cio� quello che ha effettuato la misura.
Ma per l'altro osservatore che ancora non sa niente, l'amico fa parte
dell'apparato di misura dell'osservatore, e dovrebbe dunque rimanere in
sovrapposizione di stati pure lui (credendo un po' di aver visto il gatto
vivo e un po' di averlo visto morto), fino a quando l'osservatore non gli
rivolge la domanda e ottiene la risposta (che sar� "vivo" o "morto").
> Infatti ha gia' interagito con un
> sistema macroscopico (o con la coscienza di un osservatore
> nell'interpretazione di Wigner).
Ok. Quindi il collasso della funzione d'onda � un fenomeno soggettivo
determinato dall'azione della coscienza.
Quindi l'Universo stesso vive in uno stato indefinito in cui sono all'opera
contemporaneamente tutti i possibili valori di una certa variabile e solo
quando un *essere vivente* esegue una misura si ottiene un risultato ben
determinato che fissa il valore della variabile misurata.
Allora sono gli esseri viventi che in qualche modo, danno vita all'Universo
stesso.
Ma l'Universo � vecchio.
E quando ancora non c'era la vita?
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Received on Fri Aug 12 2005 - 16:47:02 CEST