l dr.Monti ( Ricercatore bolognese (TESRE- CNR) molto simpatico) , non �
nuovo a un certo folklore emiliano e “ironia” nella
ricostruzione storica
(e non solo storica!) di alcuni eventi fisici. Chiaramente ci� gli ha
causato diversi guai con le rappresentanze accademiche (debitamente
documentate su NOVA ASTRONAUTICA n.49 pag.39-40) . Il che potrebbe far
pensare che all’ASPS va bene tutto quello che il Monti dice o
paventa di
aver fatto. Basterebbe leggere l’articolo del Vol. 12 , 1992 pp.1-16
:
“Affaire Roberto Monti, ovvero, Montiade” (Sottotitoli:
“V� trasmut�” di P.
Diodati ; “Bananas” di E. Laureti) in cui si criticano (in
tempi non
sospetti e ci sono pure le videoregistrazioni!) le “incredibili e
risibili
metodologie sperimentali” del Monti, che hanno condotto a un
discredito
pressoch� totale della “Fusione Fredda” in Italia.
Questo per puntualizzare e far capire a chi non vuole ascoltare solo la
bek-campana.
A proposito di bek, perch� non vi andate a leggere: “Modelli di
Elettrodinamica e Relativit� basati su una ipotesi di NON COSTANZA della
velocit� della luce” di G. Pierpaoli (te quoque bek !), il
quale,” tra
l’altro”, dice.......Cos� facendo risulta non pi� valido
(sic!) il
postulato di costanza della velocit� della luce , sul quale � fondata la
teoria della Relativit� Speciale di A. Einstein (sar� lo
stesso?)......pp.157-171, in : Atti del Convegno Internazionale
“Quale
Fisica per il 2000?” Ischia 1991 (Soc. Ed. Andromeda, via S. Allende
1,
40139 Bologna)
A proposito, negli Atti del Convegno, oltre agli “osceni articoli
dell’ASPS” , c’� anche un articolo di Monti con molta
bibliografia:R.A.Monti, “Theory of Relativity: A Critical
Analisys”
pp.122-138.
Tanto per raccontare l’ultima riguardo il Monti , sembra (� quello
che ho
sentito) che il suddetto abbia fatto incredibilmente fortuna con le sue
metodologie “alchemiche”, e che viaggi continuamente tra
Italia e USA
(super-pagato!), lavorando nel Riciclo delle Scorie Nucleari attraverso la
Fusione Fredda (sic!).
Ritornando al suo articlo “Relativit� Addio”, che suscita
tante polemiche,
pur non essendo in accordo su vari argomenti trattati dal Monti ,lo trovo
interessante per alcune precisazioni storiche (che spero di webbizzare non
appena possibile) , specialmente quelle relative a , Sagnac, Nernst ,
Hubble e al “red-shift” di Einstein ,quando ,da fautore
dell’Universo
Stazionario, pass� nel campo degli Espansionisti.
In conclusione, lasciatemi finire di webbizzare l’articolo di Monti,
e poi
sparate, se vi piace, nel mucchio. Attenti per� a non bek-care Einstein
(sarebbe un caso di “fuoco - amico”).
**********
E torniamo all’origine di questa discussione (oggettivamente non ci
credo
ma ci riprovo).
Non mi sarei avventurato nel campo (da me mai approfondito) della teoria
della relativit�, se non avessi avuto la seguente situazione sperimentale:
SC23 produce una risultante di forza intena non nulla, NON STAZIONARIA, e
quel che peggio, NON RIESCO a controllare gli aumenti di temperatura
(saprei cosa fare ma non ho i mezzi, ne per una cosa ne per l’altra).
Se il DOP di SC23 , come credo ,risolve le condizioni suddette, abbiamo la
divaricazione (sempre a mio parere) di due soluzioni estreme proposta sul
Web nel topic di velocit� iper c: IPOTESI QUADRATICA PER LO SPOSTAMENTO,
oppure IPOTESI ESPONENZIALE PER LO SPOSTAMENTO.
La prima “accusa metafisica “ , che si rivolge alla
possibilit� di generare
una risultante non nulla per le forze interne � correlata alla paranoia
secolare del “moto perpetuo” , ovvero al fatto che si presume
che tale
paranoia appartenga all’ASPS : che la PNN DEBBA PER FORZA violare il
principio di conservazione dell’energia (tanto per cominciare).
Se dici che devi comunque compiere lavoro interno per generare tale
risultante non nulla, non gliene importa identicamente nulla. La risultante
di forza interna non deve e non pu� esistere. E qu� acconsento. Nel quadro
RCQ (Relativistico, Classico, quantistico) , che io sappia, non si � mai
ipotizzata una cosa del genere, anche se c’� qualcosa riguardo a
“violazioni temporanee” dell’energia e del momento in
ambito quantistico.
Nei due casi "estremi" sopra descritti ,per mantenere costante l'energia
totale del mobile PNN (e anche l’impulso classico) , ho ipotizzato
,e
ripeto IPOTIZZATO, che la massa del PNN mobile (nel riferimento delle
stelle fisse), potesse diminuire all'aumentare della velocit� PNN, e ,al
contrario , aumentare nuovamente, quando la velocit� PNN (e qu� bek
bekker�!) diminuisce.
E questa � una super eresia se l’introducessi in ambito RCQ.
La sostanza � che NON gli chiedevo e chiedo, di toccare il quadro RCQ.
Ho cercato e cerco di fare capire (inutilmente) che mi piacerebbe
discutere, a livello ipotetico, di un’altra cosa.
Ma se si propone la duplice variazione di massa per il mobile PNN, pur
fuori dal quadro RCQ , i relativisti (non italiani (vedere post passati in
Deja News)) dicono subito che la cosa non � comunque
“covariante” anche
con i seguenti postulati:
1) The Action Reaction Principle can be violated : i.e. acceleration of a
closed and isolated system without external forces and by a not zero
resulting internal force.
2) The total energy and momentum of the system under the state described in
1) is constant.
3) Light velocity is constant in all reference systems (capito ?la velocit�
della luce!).
(Nota: Il punto 3) non esclude che la “massa” possa andare a
veloci� iper
c).
Non dimentichiamo che nel 1930 Einstein cerc� di confutare, senza riuscirci
il “Principio di Indeterminazione” di Heisenberg, e che Bohr
dimostr� che
si sbagliava.
Evidentemente , il Principio di Covarianza, presenta qualche problema
nell’ambito della Teoria dei Quanta.
Forse non tutti i sistemi di coordinate ,comunque in moto, sono covarianti
Dunque, nonostante il fatto che � comunemente accertato e sperimentato,
che la Relativit� Generale � sbagliata alle scale atomiche, cio� che
non va d’accordo con la meccanica quantistica , non vedo perch� la
“metafisica della covarianza” debba condizionare uno stato
fisico diverso,
cio� non vedo perch� non sia possibile avanzare modelli matematici congrui
con il fatto che SE ( e ripeto SE) esiste un sistema in grado di generare
in “modo stazionario” una risultante di forze interne non
nulla , tale
fatto rispetti pure i principi di conservazione dell’energia e
della
quantit� di moto.
Cio� mi chiedevo e mi chiedo, con quale pretesa la “metafisica della
covarianza” pu� presentarsi coerentemente a discutere di ci� che �
fuori
dalla situazione fisica da cui � stata generata , in cui non era possibile
“violare” (l’ASPS dice “aggirare” e la cosa
� ben diversa) in alcun modo
il principio di azione e razione newtoniano.
Ho semplicemente proposto che il mantenimento dei principi di coservazione
classici, per un moto PNN.
Probabilmente avrei trovato ascolto se avessi detto di violarli tutti.
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Received on Wed Aug 10 2005 - 23:08:15 CEST