Re: Dimezzamenti isotopi radioattivi

From: Josef K. <franz.kafka_at_LEVAQUESTOcomune.re.it>
Date: Wed, 10 Aug 2005 11:31:10 GMT

 
>questo mi ha portato a chiedere altresi se c'� un livello di Bq al di
>sotto del quale si possa dire che si � "ragionevolmente" sicuri in
>quanto rientrano nella normale radiazione di fondo alla quale siamo
>assogettati sin dalla nascita.
>I limiti in mSv sono regolati e ufficializzati, ma non ho trovato nulla
>sul numero minimo di Bq(disintegrazioni al secondo).


Credo che semplicemente le fonti che citi fossero un po' superficiali
nell'esprimere quei concetti.
Ovviamente, come si diceva, non c'� un numero di dimezzamenti
dopodich� tutto scompare, occorre precisare la quantit� iniziale di
materiale radioattivo.
Il fatto che il numero minimo di Bq non sia indicato � perch� non �
questa la grandezza fisica significativa.
Anche perch� altri fattori entrano in gioco, ad esempio la distanza
dalla sorgente, oltre a quelli gi� citati in precedenza.
Comunque � sempre pi� opportuno fare riferimento alla dose per questi
ragionamenti o all'equivalente di dose (che in pi� tiene conto del
tipo di emissione) anzich� dell'attivit� presente.
Ti faccio un esempio: quando avviene una contaminazione, cosa che in
un ospedale pu� accadere con una certa facilit�, ci� che si misura non
� l'attivit� della sorgente contaminante, ma l'equivalente di dose
(che si misura con una camera a ionizzazione) o ancor meglio il suo
rate (o rateo che dir si voglia).
Tenendo presente che il fondo ambientale ha un rateo di circa 0.1-0.2
microSv/h la risposta alla tua domanda pu� essere che la radioattivit�
"sparisce" quando il contributo della contaminazione non �
significativamente distinguibile dal fondo ambientale. Quanto tempo
sia necessario perch� ci� accada dipende dalla quantit� iniziale di
materiale radioattivo.


Rob
Received on Wed Aug 10 2005 - 13:31:10 CEST

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