Re: [semi OT] - ma per favore...
"Giorgio Bibbiani" <giorgio_bibbiani_at_TOGLIvirgilio.it> ha scritto nel
messaggio news:IjoEe.818$2U1.80744_at_news3.tin.it...
> v(p.p.) = dp.p. / dt => dt = dp.p. / v(p.p.),
> integrando i due membri si ottiene:
> t = Integrale[1 / v(p.p.) dp.p., tra pi e pf]
> e il problema e' risolto (il conto naturalmente lo puoi far
> fare a quell'idiot savant che e' il PC :-).
Grazie mille Giorgio. La tua soluzione mi piace moltissmo. Cerchero di
realizzarla e poi magari mi faccio vivo.
Per ora per� mi preme chiederti due cose: una di ordine matematico e l'altra
di opportunit�.
1) pu� essere che:
- premesso che il fattore principale di riduzione dell'ossigeno sia la
diffusione verso l'esterno
- per via di tale diffusione la pp varia nel campione varia nel tempo
secondo una exp negativa
- i miei dati, vista la scala, sembrano disporsi linearmente, ma in realt�
sono brevi pezzi di questa unica exp neg.
- insomma � come se spostassi per ogni set di misure la exp a sinistra in
modo da farle intersecare la Y a valori via via minori di ossigeno iniziale,
ne prendessi un solo pezzettino linearmente approssimato, e poi
ricominciassi da capo col pezzettino di exp successivo che intercetta un
valore pi� basso, ecc
- il prolungamento dei miei "segmenti" mi d� il fascio di rette che ho
trovato.
2) opportunit�.
Visto che sei stato sensibile al problema della opportuinit�
dell'applicazione di un tale modello, mi chiedevo se esso potesse essere cmq
utile in queste condizioni:
- p.p. nel sangue maggiore che all'esterno
- contenitori, modalit� di prelievo e di analisi costanti
- ipotesi di non interferenza di altri parametri ematochimici
?
Ora un consiglio: mi consigli qualche bel libro che spieghi con esempi
questa "matematica applicata" ai modelli fisici' Insomma: dalla raccolta ed
elaborazione dei dati, alle tecniche per sviluppare modelli.
Grazie ancora
Received on Sat Jul 23 2005 - 14:09:47 CEST
This archive was generated by hypermail 2.3.0
: Mon Feb 10 2025 - 04:23:39 CET