Re: [semi OT] - ma per favore...

From: Giorgio Bibbiani <giorgio_bibbiani_at_TOGLIvirgilio.it>
Date: Sat, 23 Jul 2005 14:21:19 GMT

"Alex" ha scritto:
....
> 1) pu� essere che:
> - premesso che il fattore principale di riduzione dell'ossigeno sia la
> diffusione verso l'esterno
> - per via di tale diffusione la pp varia nel campione varia nel tempo
> secondo una exp negativa

Mi sembra ragionevole, ma non ci giurerei...

> - i miei dati, vista la scala, sembrano disporsi linearmente, ma in realt�
> sono brevi pezzi di questa unica exp neg.
> - insomma � come se spostassi per ogni set di misure la exp a sinistra in
> modo da farle intersecare la Y a valori via via minori di ossigeno iniziale,
> ne prendessi un solo pezzettino linearmente approssimato, e poi
> ricominciassi da capo col pezzettino di exp successivo che intercetta un
> valore pi� basso, ecc
> - il prolungamento dei miei "segmenti" mi d� il fascio di rette che ho
> trovato.

Da un punto di vista strettamente matematico e' ok.
Supponiamo che la funzione esponenziale traslata sia y = exp(-(t + T)/tau)),
con tau costante di tempo e T valore della traslazione, sviluppando al 1�
ordine in t intorno a t = 0 otteniamo:
y = exp(-T/tau) * (1 - t/tau)
che sono alcune delle rette del fascio passante per (tau, 0).

> 2) opportunit�.
>
> Visto che sei stato sensibile al problema della opportuinit�
> dell'applicazione di un tale modello, mi chiedevo se esso potesse essere cmq
> utile in queste condizioni:
>
> - p.p. nel sangue maggiore che all'esterno

Attenzione, anche da un punto di vista strettamente chimico-fisico,
cioe' trascurando effetti biologici, l'equilibrio tra il gas disciolto e
quello all'esterno in generale non corrisponde all'uguaglianza
delle due pressioni parziali, e la concentrazione del gas disciolto
dipende dalla composizione chimica di gas e liquido, dalla
temperatura...
Quindi sostituiamo la condizione sopra con:
- p.p. maggiore di quella di equilibrio con l'esterno.

> - contenitori, modalit� di prelievo e di analisi costanti
> - ipotesi di non interferenza di altri parametri ematochimici
> ?

Molto a occhio direi che il modello e' utile, ma l'unico modo per saperlo
davvero e' verificarlo sperimentalmente...

> Ora un consiglio: mi consigli qualche bel libro che spieghi con esempi
> questa "matematica applicata" ai modelli fisici' Insomma: dalla raccolta ed
> elaborazione dei dati, alle tecniche per sviluppare modelli.

Non so, i testi che conosco sono datati, ma mi associo alla
interessante domanda sul bel libro :-)

Ciao
-- 
Giorgio Bibbiani
Received on Sat Jul 23 2005 - 16:21:19 CEST

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