Re: onde riflesse e impedenza del carico

From: Franco <inewd_at_hotmail.com>
Date: Mon, 25 Jul 2005 09:52:05 GMT

Elio Fabri wrote:

> Scusami, ma anche dette cosi' le cose non vanno tanto meglio...
> "Nasce un'onda riflessa": e perche'?

Il perche', come mi sembra che dica anche tu dopo, non e` spiegabile in
termini elementari. Questo pero` non dovrebbe pero` precludere dal poter
dare una spiegazione in termini corretti, che si ferma nel livello di
approfondimento al livello deciso da chi spiega (e che potrebbe andare
oltre).

> Come puo' nanofuc non interpretare il discorso con lo stesso spirito
> del suo?

Non puo`, avere la conoscenza completa del fenomeno, come non puo`
averla chiunque altro (dovrebbe saper rispondere alla domanda "perche'
le equazioni di maxwell sono fatte in quel modo?").

Quello pero` che sa in piu` di prima e` che ci sono due onde
elettromagnetiche che viaggiano in due direzioni, che la linea puo`
portare solo un ben definito rapporto di tensione e corrente. Mi sembra
meno animistico delle idee iniziali, e non mi sembrano scorrette.

> Quanto meno, bisognerebbe dire che questo e' possibile perche' nelle
> due onde, a parita' di tensione, le correnti hanno versi opposti...

Secondo me invece non va detto in quanto confonde le idee. Per certi
disadattamenti potrebbe essere utile dire che a parita` di corrente
incidente e riflessa le tensioni hanno segno opposto, ma anche qui e`
una complicazione inutile.

Il concetto base, senza scrivere equazioni, e` che la sovrapposizione di
un'onda incidente e una riflessa permette di mettere d'accordo alla fine
della linea le esigenze di impedenza della linea con quella del carico.

> Spiego a entrambi che la ragione del mio intervento e' questa: mi
> avete dato un eccellente esempio che dimostra come la mia nota tesi,
> che non e' possibile divulgare la fisica moderna, si applica in
> realta' anche a un bel po' della fisica "classica".
> Sicuramente a tutta la fisica dei campi, di cui l'attuale problema e'
> un'applicazione.

E quindi bisogna tacere (come dice la mia firma su di un altro PC)?
Credo di no, fintanto che non si dicono cose sbagliate. E` un errore non
spiegare tutto e fermarsi prima o poi? Questo dipende dai punti di vista.

Continuo a essere dell'idea che la mia spiegazione sia meglio di nulla:
spero che nanofuc abbia imparato che conta sia la tensione che la
corrente, che il rapporto di tensione e corrente per l'onda progressiva
e quella regressiva hanno un rapporto costante...

Ad esempio invece non ero d'accordo con te quando un po' di tempo fa
avevi spiegato le linee in un post, senza mai citare l'effetto di campo
magnetico e avevi ricavato l'impedenza dalla corrente che serviva a
caricare la capacita` distribuita.

Il problema della spiegazione (a qualunque livello) e` che non si puo`
spiegare tutto, la scelta dipende da chi spiega. La cosa importante (e
relativamente facile da fare) e` non dire cose sbagliate. Quella invece
molto piu` complicata e` di non far capire cose sbagliate :-)

-- 
Franco
Herz, mein Herz, sei nicht beklommen und ertrage dein Geschick.
(H. Heine)
Received on Mon Jul 25 2005 - 11:52:05 CEST

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Fri Nov 08 2024 - 05:10:19 CET