Giorgio Bibbiani wrote:
> la nozione di calore che posseggo, che e':
> energia interna termica che passa da un sistema fisico ad un altro
> sistema fisico,
Io toglierei il "termica" che mi pare come minimo superfluo.
> e ha come conseguenza che le modalita' di trasmissione
> del calore sono le ben note conduzione, convezione, irraggiamento.
Questo puo' ben essere un indicazione che la classificazione
convenzionale della trasmissione del calore in tre forme e' troppo
semplificata e non coglie tutti gli aspetti possibili. Non sarebbe
l'unico caso di ipersemplificazione a fini classificatori/didattici:
pensa alla classificazione degli stati della materia in solido, liquido
e gas (e magari plasma), o dei legami chimici in ionico, covalente ecc..
Tieni inoltre conto che qui abbiamo un possibile problema, e cioe' il
fatto che l'energia del mattone non e' energia interna, ma energia del
sistema come un tutto. Non so se questo faccia molta differenza nel
nostro discorso, ma e' un aspetto che va tenuto presente.
> L'analogia con l'esperienza di Joule non mi pare del tutto
> appropriata perche' in questo caso la ruota a palette esegue
> (contrariamente al mattone sul piano) anche un lavoro meccanico
> sulla massa di acqua, e appunto l'esperienza dimostra l'equivalenza
> *negli effetti* di lavoro eseguito e calore ceduto.
A dire il vero dimostra l'equivalenza del calore con l'energia fornita
alle palette dalla fonte di energia esterna (nel caso di Joule un peso
che scendeva) e non con l'energia di movimento del liquido mescolato,
che e' ignota. In ogni caso, questo renderebbe semmai piu' problematico
l'esperimento di Joule, che richiede un passaggio in piu' (la
trasformazione dell'energia del peso in moti turbolenti e poi la sua
dissipazione in agitazione termica).
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Enrico Smargiassi
http://www-dft.ts.infn.it/~esmargia
Received on Tue Jul 12 2005 - 18:09:57 CEST