Re: Quale esperimenti provano che la velocita` della luce e`

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Sat, 09 Jul 2005 21:15:28 +0200

Valter Moretti ha scritto:
> OK, per seguire il _tuo_ punto di vista convenzionalista, quello che
> dovresti fare, per vedere se davvero la tua proposta e' piu'
> maneggevole/utile/... di quella standard, � di riformulare _tutta_ la
> relativita' speciale e generale , e le varie applicazioni, usando i
> modelli non archimedei.
> Poi si puo' discutere su qualcosa di concreto.
Bravo te :-)))
Questo e' proprio il punto dove *tutti* i covnenzionalisti si fermano,
Poincare' per primo...
Sicuramente hai presente la discussione di Dorato in "Filosofia della
fisica", dove e' riportata la posizione di Reichenbach a proosito
della curvatura dello spazio-tempo: stesso limite.

Al nostro "papero" farei pero' dei commenti di altro genere.
Il tuo argomento in sostanza "scopre" che il gruppo di Lorentz non e'
compatto.

E penso tu sappia che essendo questo un gruppo di Lie
(unidimensionale, se ci limitiamo a una sola dimensione spaziale) esso
e' isomorfo al gruppo additivo dei reali.
La mappa che realizza l'isomorfismo e' v = c*tgh(theta) (theta in R).
I fisici teorici sono abituati a chiamare theta "rapidita'". Non so chi
abbia inventato il termine: forse Wigner?
Il pregio di theta e' appunto che la "composizione" delle rapidita' e'
additiva.

Percio' la tua proposta richiederebbe di usare theta al posto di v, e
non so come andrebbero trattate le coordinate spazio-temporali.
Vedo poi un problema passando a tre dimensioni, perche li' la
composizione non potrebbe piu' essere additiva, visto che il gr. di L.
tridimensionale non e' abeliano.

Comunque sta a te riscrivere la RR secondo questa idea ;-)
      

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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Sat Jul 09 2005 - 21:15:28 CEST

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