Sr-i ha scritto:
> Non so se ti ho convinto ma, comunque, sono d'accordo con te che questo sia
> un argomento molto affascinante e particolarmente insolito.
Non � una questione di convincermi o meno, � che ci vorrebbero
osservazioni sperimentali su questa percezione a rallentatore al diminuire
delle dimensioni. E se comunque alla base di tutto ci sta il numero di
"fotogrammi" al secondo che riusciamo ad elaborare. E gi� qui cominciano i
problemi perch� non esiste n� si prevede per il prossimo futuro la bench�
minima possibilit� di realizzare una cosa del genere, tanto meno per un
essere vivente. Chiss�, forse fra 700 anni...
Comunque anch'io penso che se un organismo di piccole dimensioni non
avesse una percezione accelerata del tempo avrebbe una vita molto
difficile a quella scala, data l'enorme velocit� del mondo attorno a s�.
questo spiegherebbe perch� gli insetti ad es. sembra si muovano in modo
accelerato, come gli attori in un film muto, e come mai noi abbiamo cos�
tanta difficolt� a catturare ad es. una mosca. Tutto ci� si concilierebbe
anche con l'ipotesi di una percezione dei suoni con frequenza minore, una
sensibilit� agli ultrasuoni e agli ultravioletti ecc.
Tuttavia una piccola osservazione: dando per buono l'andamento lineare del
rallentamento temporale, in accordo con la formula t(B)= kt(A) con k il
fattore di riduzione, se un uomo potesse diventare piccolo quanto un
insetto, ad es. una formica, quindi con k=500, il tempo esterno per lui
sarebbe cos� rallentato che perfino un insetto o perfino un batterio gli
sembrerebbe lentissimo. Lui sarebbe una specie di "Superman" e non
avrebbe nemmeno problemi col gatto ;). In fondo la differenza di velocit�
temporale fra noi e gli insetti non sembra poi cos� elevata. Al massimo di
qualche unit�. Tuttavia a quella scala quell'uomo percepirebbe come
lentissimi tutti i fenomeni che normalmente osserviamo a scala naturale.
Ad un uomo di dimensioni naturali invece questo micro-uomo apparirebbe
cos� veloce che non riuscirebbe nemmeno a vedere i suoi spostamenti, che
avverrebbero alla stessa velocit� (!) con la quale si spostava nelle sue
dimensioni naturali (se camminava a 2 m/s continuerebbe a farlo, anche se
i suoi passi sono 500 volte pi� corti). Quindi � ragionevole pensare che
forse la legge, se ce n'� una, non sia proprio lineare, oppure che il modo
di percepire il tempo degli insetti (e anche di piccoli mammiferi, tra
l'altro) � molto diverso dal nostro. Ma, ripeto, per verificarlo
sperimentalmente dovrebbe essere possibile miniaturizzare un essere umano,
quindi temo che al momento rimarremo senza risposta.
> Trovo interessante che si possa parlare di dilatazioni temporali anche senza
> andare in prossimit� di un buco nero o a velocit� prossime a quelle della
> luce. Tuttavia, non essendoci in questo caso formule chilometriche
> epta-dimensionali da usare, dubito che l'argomento possa interessare ad
> altri frequentatori di questo NG ; )
E chi lo sa? Pu� darsi che le formule siano molto pi� complicate di quelle
necessarie per illustrare la teoria della relativit� generale. Lo sapremo
fra 700 anni o gi� di l� ;))
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Received on Tue Jun 21 2005 - 12:44:33 CEST