maths <maths_at_unimaths.it> wrote in message
> Non � una questione di convincermi o meno, � che ci vorrebbero
> osservazioni sperimentali su questa percezione a rallentatore al diminuire
> delle dimensioni. E se comunque alla base di tutto ci sta il numero di
> "fotogrammi" al secondo che riusciamo ad elaborare. E gi� qui cominciano i
> problemi perch� non esiste n� si prevede per il prossimo futuro la bench�
> minima possibilit� di realizzare una cosa del genere, tanto meno per un
> essere vivente. Chiss�, forse fra 700 anni...
Questo � vero ma, come ho detto nel mio messaggio iniziale, molta
sperimentazione � stata fatta sui mammiferi di diverse taglie e, a parte
poche eccezioni, � stata trovata una correlazione ben precisa tra le
dimensioni di un mammifero, la durata della sua vita, la frequenza del
battito cardiaco, l'attivit� metabolica, ecc. La relazione � sempre una
quarta potenza. Se fai due conti matematici, con il semplice modello che ho
proposto io trovi una relazione cubica, anzich� quarta (dal momento che ti
chiami "maths", sono convinto che non hai problemi a tirarla fuori) e alcuni
studiosi hanno trovato la stessa identica relazione partendo da
considerazioni metaboliche. Pi� tardi, qualcuno ha introdotto una "quarta
dimensione frattale", giustificandola con il fatto che il sistema venoso ha
una geometria frattale, per l'appunto. Questo si applicherebbe anche al caso
del mio modello, poich� anche un sistema nervoso centrale ha una geometria
frattale (comunque, detto fra noi, credo che l'idea della quarta dimensione
frattale sia solo un trucco per far tornare i conti ; ).
Se ti interessa approfondire, su Internet trovi un sacco di articoli
sull'argomento. Eccotene un po':
http://courses.smsu.edu/mcb095f/bio121/lab/Respiration/of_mice_and_elephants
..htm
http://www.psych.lse.ac.uk/complexity/PDFiles/Symposium04/GeoffWestpresentat
ion.pdf
http://pubs.nrc-cnrc.gc.ca/cgi-bin/rp/rp2_abst_e?cjz_z03-060_81_ns_nf_cjz
E' cos� assurdo secondo te che il Creatore abbia dotato mammiferi di diverse
dimensioni, con durata della vita media diversa, di una diversa percezione
dello scorrere del tempo, in modo tale che tutti percepiscano una durata
totale della vita simile?
> Comunque anch'io penso che se un organismo di piccole dimensioni non
> avesse una percezione accelerata del tempo avrebbe una vita molto
> difficile a quella scala, data l'enorme velocit� del mondo attorno a s�.
> questo spiegherebbe perch� gli insetti ad es. sembra si muovano in modo
> accelerato, come gli attori in un film muto, e come mai noi abbiamo cos�
> tanta difficolt� a catturare ad es. una mosca. Tutto ci� si concilierebbe
> anche con l'ipotesi di una percezione dei suoni con frequenza minore, una
> sensibilit� agli ultrasuoni e agli ultravioletti ecc.
Esatto. Ma non confronterei uomini e insetti perch� il loro sistema nervoso
e metabolico � troppo diverso per poter ipotizzare una qualsiasi relazione.
> Tuttavia una piccola osservazione: dando per buono l'andamento lineare del
> rallentamento temporale, in accordo con la formula t(B)= kt(A) con k il
> fattore di riduzione, se un uomo potesse diventare piccolo quanto un
> insetto, ad es. una formica, quindi con k=500, il tempo esterno per lui
> sarebbe cos� rallentato che perfino un insetto o perfino un batterio gli
> sembrerebbe lentissimo. Lui sarebbe una specie di "Superman" e non
> avrebbe nemmeno problemi col gatto ;). In fondo la differenza di velocit�
> temporale fra noi e gli insetti non sembra poi cos� elevata. Al massimo di
> qualche unit�. Tuttavia a quella scala quell'uomo percepirebbe come
> lentissimi tutti i fenomeni che normalmente osserviamo a scala naturale.
> Ad un uomo di dimensioni naturali invece questo micro-uomo apparirebbe
> cos� veloce che non riuscirebbe nemmeno a vedere i suoi spostamenti, che
> avverrebbero alla stessa velocit� (!) con la quale si spostava nelle sue
> dimensioni naturali (se camminava a 2 m/s continuerebbe a farlo, anche se
> i suoi passi sono 500 volte pi� corti). Quindi � ragionevole pensare che
> forse la legge, se ce n'� una, non sia proprio lineare, oppure che il modo
> di percepire il tempo degli insetti (e anche di piccoli mammiferi, tra
> l'altro) � molto diverso dal nostro.
Sono d'accordo, non lo � affatto!! Ricordati che il modello cho ho proposto
� estremamente semplificato e se rileggi le formule che ho scritto, ti
accorgerai che non contengono alcuni parametri essenziali ma indipendenti
dalle dimensioni. Ad es., il nostro organismo funziona soprattutto
attraverso le reazioni chimiche e queste non � che rallentano la loro
velocit� in un organismo pi� grande!
Non � sufficiente saper distinguere i colori per capire un quadro di
Kandisky, sei d'accordo?...; )
> E chi lo sa? Pu� darsi che le formule siano molto pi� complicate di quelle
> necessarie per illustrare la teoria della relativit� generale.
Anche qui concordo! Ci sono anche altre similitudini interessanti: ad
esempio il fatto che il tempo diventa una funzione delle dimensioni (e
quindi dello spazio) e che la velocit� della luce non solo rimane costante
indipendentemente dalla velocit� relativa dell'osservatore e della sorgente
ma anche se l'osservatore si rimpicciolisse! L'unica cosa che continua a
cambiare nei due casi � la frequenza della luce : )
Grazie ancora per l'attenzione.
Sr-i
Received on Tue Jun 21 2005 - 23:39:34 CEST