Elio Fabri wrote:
>> fica la storia della frequenza di risonanza dell'H2O; che poi, come
>> giustamente dicono, � pi� o meno la stessa del MW.
>
> Certo che e' piu' o meno la stessa: quella del MW e' stata scelta
> apposta per avere il massimo assorbimento nei cibi, che per la gran
> parte sono composti di acqua...
Per quel che so, la frequenza e' stata scelta sulla base di due tipi di
considerazioni: geometriche (lunghezza d'onda confrontabile con quella
degli oggetti da scaldare) e BASSO assorbimento (per penetrare in
profondita').
A frequenze piu' basse le lunghezze d'onda sono troppo elevate, e il
cibo si accoppia male con la radiazione; inoltre le dimensioni della
cavita' sono tali da eccitare troppi pochi modi, e hai "punti caldi" mal
distribuiti.
A frequenze piu' elevate, l'assorbimento avviene in uno spessore troppo
ridotto, cuocendo solo in superficie.
L'acqua ha una frequenza di risonanza, che per il vapore a bassissima
pressione e' di 22.23507985 GHz. A pressione atmosferica, si va da 15 a
30 GHz circa (la riga e' molto allargata perche' le molecole urtano in
continuazione con quelle dell'aria). L'acqua liquida ha solo una vaga
tendenza ad assorbire maggiormente intorno a quelle frequenze, ma
comunque a 2.4 GHz l'assorbimento aumenta ancora marcatamente con la
frequenza.
Per via di effetti geometrici, invece, il corpo umano assorbe le onde
radio maggiormente a bassa frequenze, l'assorbimento e' circa doppio a
900 MHz che a 1.8 GHz. Dopo i 2 GHz i due effetti si compensano, e per
un po' l'assorbimento resta piatto.
Comunque non e' solo l'acqua ad assorbire. Anche molti grassi lo fanno,
nonostante siano isolanti.
Sul problema dell'"elettrosmog". Rimando a siti citati altrove per
dettagli, ma la "bottom line" e' che rischi non sono mai stati
evidenziati in situazioni corrispondenti ai limiti di legge
internazionali (circa 4 W/mq a queste frequenze). I limiti di legge
italiani soo di 0,1 W/mq (scelto perche' cifra tonda e perche'
ragionevolmente facili da rispettare, secondo il principio de "il piu'
basso raggiungibile senza troppe grane"). Restano dubbi (per ora non
confermati dai risultati degli studi) relativi a possibili danni per
l'uso dei telefonini, in quanto espongono un gran numero di persone a
campi relativamente intensi su ua piccola area. Non abbiamo seri motivi
per pensare siano pericolosi, ma e' giusto studiare che succede quando
milioni di persone si ritrovano un trasmettitore di circa 1W a pochi
centimetri dal corpo.
Sul wireless rimando alla mia risposta pubblicata sul sito di "Ulisse"
http://ulisse.sissa.it/SingleQuestionAnswerProfile.jsp?questionCod=110493821
Gianni Comoretto
Received on Wed Jun 15 2005 - 22:56:11 CEST