"Angelo" <angelodicanto_at_infinito.it> ha scritto nel messaggio
news:gmjre.4113$h5.229454_at_news3.tin.it...
> Salve a tutti,
>
> qualcuno di voi saprebbe dirmi in base a quali quantit� fisiche si pu�
> definire una nota? Ad esempio un DO � un DO perch� ha una determinata
> frequenza o altro?
Proprio cos�, la nota e' legata esclusivamente alla frequenza della
"fondamentale" di un suono. Le armoniche (assieme al transitorio di attacco
della nota) vanno a formare il "timbro".
Il la standard (la3 del pianoforte) e' stabilito per legge a 440 Hz.
In scala temperata (in uso, dopo una lunga storia di approssimazioni,
all'incirca dalla meta' del 1700) l'intervallo di semitono e' (rapporto tra
frequenze) la radice dodicesima di due (circa 1, 059) per cui 12 semitoni
uguali formano appunto l'ottava. Non sto a fare tutta la storia del
"temperamento", mi basta dire che ai tempi di Bach era abbastanza buono e
vicino ad avere tutti i semitoni uguali.
In scala temperata l'intervallo di quinta (1, 5 in scala "naturale", quella
che risale alla Grecia di Pitagora) risulta lievemente alterato a 1,498, ma
e' ampiamente tollerato dall'orecchio umano. Il vantaggio e' che tutti i
semitoni sono uguali e si puo' suonare, sulla stessa tastiera, in tutte le
tonalita'. Bach ce ne ha lasciato un mirabile saggio con i due libri del
"Clavicembalo ben temperato".
Ecco come appare un'ottava intorno al La3
Naturale(Hz)
264,000 do
297,000 re
330,000 mi
352,000 fa
396,000 sol
440,000 la
495,000 si
528,000 do
Temp(Hz)
261,626 do
293,665 ro
329,628 mi
349,228 fa
391,995 sol
440,000 la
493,883 si
523,251 do
come si vede i discostamenti tra le due sono abbastanza contenuti, mentre
il rapporto di ottava (tra i due do) e' esattamente 2.
Tralasciamo i dettagli sulle tecniche di accordatura che si discostano
lievissimamente da questi numeri per dare maggior brillantezza agli
strumenti e a tutta l'orchestra.
Saluti
Mino Saccone
Received on Tue Jun 14 2005 - 00:41:13 CEST