Re: macchina a corrente continua
"il_Fuso" <andreafp_at_despammed.com> ha scritto nel messaggio
news:1118346521.911032.93990_at_g47g2000cwa.googlegroups.com...
> Considero una macchina a corrente continua a due poli.
> Considero una sezione perpendicolare all'asse di rotazione del rotore.
> Nel piano della sezione ho un cilindro cavo (rotore) con un
> avvolgimento senza collegamenti esterni (anello di Pacinotti).
> Intorno al cilindro c'� lo statore con le due espansioni polari
> eccitate
> da due avvolgimenti aventi N_f spire l'uno e percorsi da una corrente
> continua I_f.
> Un'espansione polare sar� un polo NORD, l'altra sar� un polo SUD (a
> seconda del verso della corrente I_f).
Quindi con I_f intendi la corrente di eccitazione del campo prodotto dallo
statore
> Il punto fondamentale � che le due espansioni polari non "abbracciano"
> completamente il rotore. In altre parole il traferro (distanza tra
> rotore e statore) non � costante su tutta la superficie del rotore. E'
> costante solo sotto le due espansioni polari e misura \delta.
> Per semplicit� considero la permeabilit� magnetica del ferro,\mu_fe,
> infinita.
> Il rotore e lo statore sono costituiti da ferro, hanno una \mu_fe
> infinita.
> La corrente I_f che percorre i due avvolgimenti sul rotore crea un
> campo magnetico B le cui linee di flusso escono dall'espansione N e
> entrano nell'espansione S.
Se parliamo della corrente che percorre il rotore essa non sara'
necessariemente uguale a If, ma dipendera' dal carico. Se per caso
intendessi una macchina eccitata in serie, allora la corrente che percorre
ciascuna delle meta' della statore sara' uguale alla meta' della corrente di
eccitazione. La corrente dovuta al carico che percorre l'indotto crea un
campo magnetico che si chiama appunto "reazione di indotto" e che e'
esattamente ortogonale (in una macchina a CC) al campo di statore. In altre
parole tenderebbe a passare proprio dove non ci sono le espansioni polari.
Tanto e' vero che, nelle grosse macchine, per contrastare in parte o in toto
gli effetti indesiderati della reazione di indotto (principalmente lo
scintillamento delle spazzole con conseguente rapida usura delle stesse
nonche' del collettore) si aggiungono i cosiddetti "poli ausiliari", a 90
gradi rispetto a quelli principali, eccitati con la corrente di carico in
esatta opposizione al campo generato dalla stessa nel rotore.
In macchine particolarmente grosse si aggiungono, sui poli di statore
principali dei conduttori, in cui si fa ancora circolare la corrente di
carico, distribuiti in modo da uniformare il piu' possibile il campo
magnetico che verrebbe altrimenti distorto dalla reazione di indotto
distribuita su tutta la lunghezza del rotore affacciato all'espansione
polare. E cio' per ridurre i fenomeni di saturazione sul rotore con le
conseguenti perdite. Lo statore, anche se saturato e' poco soggetto a
perdite data la quasi costanza del campo magnetico.
> Essendo la permeabilit� del ferro infinita le linee di flusso di B
> sono tutte confinate all'interno del ferro. Nel traferro le linee di
> flusso di B devono essere ortogonali alla superficie dell'espansione
> polare da cui escono. Ci saranno effetti al bordo in corrispondenza
> della fine dell'espansione polare e l'inizio della zona del rotore
> "scoperta" dall'espansione polare.
> Calcolo ora la circuitazione del campo H lungo una delle linee di
> flusso del campo B. All'interno del ferro il contributo alla
> circuitazine � nullo, essendo nullo H. Il campo H � diverso da zero
> solo nella zona di traferro costante. La circuitazione di H � pari a
> 2*H*\delta. Per la legge della circuitazione di Ampere la circuitazione
> di H � pari alla corrente totale concatenata con la linea di flusso di
> B.
> 2*H*\delta=2*N_f*I_f=M
> Definisco M come forza magneto motrice (circuitazione di H).
> Ho quindi una caduta di tensione magnetica su ciascun traferro pari a
> N_f*I_f.
> Trascurando il fenomeno degli effetti al bordo; nella zona "scoperta"
> dall'espansione polare il campo H � nullo anche se il mezzo � aria
> (permeabilit� magnetica=4*\pi*10^-7 H/m). Questo perch� non c'�
> induzione B nello spazio scoperto dell'espansione polare.
> Se, invece, considero il fenomeno degli effetti al bordo, lo spazio
> "scoperto" dall'espansione polare e adiacente ad essa sar� interessato
> da un campo B quindi da un campo H. In questo caso � ancora possibile
> definire una caduta di tensione magnetica tra l'espansione polare e il
> rotore?
>
Se, come richiesto consideriamo infinita la permeabilita' magnetica del
ferro, le masse ferrose devono considerarsi, magneticamente parlando,
equipotenziali.
Quindi la caduta di potenziale magnetico tra rotore e un polo o l'altro
risulta perfettamente definita.
Saluti
Mino saccone
> Grazie.
Received on Sat Jun 11 2005 - 00:32:34 CEST
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