"Giorgio Pastore" <pastgio_at_univ.trieste.it> ha scritto nel messaggio
news:d7n2vl$9kn$1_at_newsfeed.cineca.it...
> <polemica> :-)
> Ma se per te cambia tutto al cambiare dei destinatari della lista di
> libri, perche' per me non dovrebbe cambiare altrettanto drasticamente la
> lista degli argomenti di fisica (o informatica o matematica...) in
> funzione degli scopi diversi di diversi autodidatti o diversi destinatari
> ??
> </polemica>
Penso che siano due cose molto diverse. Non condivido questo accostamento, e
ovviamente spiego i motivi:)
Nel caso dei cento libri per la biblioteca comunale bisogna fare varie
valutazioni che non ho fatto nel msg che hai commentato ma che ora riprendo.
Una biblioteca comunale NON � la biblioteca di un dipartimento di fisica.
Una biblioteca comunale deve tenere conto anche di altre discipline.
Quindi, per prima cosa, il nostro amico(Razzani) dovr� tenere conto di
quanti libri di altre discipline ha.
Per es. Non � possibile mettere 100 libri di fisica e 10 di letteratura
italiana.
Il sapere umanistico e quello scientifico vanno messi sullo stesso identico
piano, ma non mi sembra il caso di andare all'estremo opposto.
Quindi la scelta deve tenere conto di questo aspetto. NON � una biblioteca
per i fisici!
Poi, come detto nel msg, bisogna tenere conto di altre biblioteche e dei
libri di fisica che hanno, onde evitare di prendere inutili doppioni,
creando cos� un catalogo cittadino e/o provinciale e quindi quando il tizio
ti arriva e ti chiede un libro, lo trova ma deve andare in altra sede.
Questa � una politica corretta per non sprecare risorse inutilmente.
Ovviamente per le opere di consultazione il discorso cambia.
E cambia anche per libri che sono molto richiesti. Ma questo lo deve
considerare il "bibliotecario" che conosce la zona.
Inoltre c'� da considerare il fatto che una biblioteca(vedi i saggi consigli
di Josef) deve cmq dare anche libri divulgativi(buona divulgazione!), libri
per gli studenti della scuola.
Deve darti i classici. Deve darti opere di consultazione generale, nel
nostro caso la enciclopedia delle scienze fisiche Traccani.
NON deve darti libri specialistici oltre la misura(gli specialisti sanno
dove andare per procurarseli: di solito li comprano).
NON deve eccedere con la letteratura inglese(letteratura scientifica
intendo), perch� siamo in Italy, e quindi bisogna tenere conto anche di
questo. Cos� come non si eccede con la letteratura francese e/o tedesca.
Ci sono altri parametri da tenere in considerazione, ma Razzani ci ha
chiesto solo libri e non tutto questo.
In tutta onest� intellettuale, a te sembra che questo sia la stessa identica
cosa che consigliare i libri per studiarsi la fisica di base andando poi a
studiare la fisica moderna?
Si consigliano classici in quel caso(per classici intendo Newton, Maxwell,
Galileo, ecc. ecc.)?
Si consiglia l'enciclopedia?
Si evita di consigliare l'inglese?(lo autodidatta dovr� conoscerlo
altrimenti gli sar� preclusa la possibilit� di leggersi pure gli articoli.
Possiamo noi consigliare le dispense a Razzani e dirgli: metti ste dispense
in biblioteca?
Dispense che invece consigliamo all'autodidatta.
Possiamo noi consigliare a Razzani la roba on line? Cose che invece
all'autodidatta consigliamo.
Come vedi sono cose TOTALMENTE diverse. E l'ho detto in risposta a lui
stesso.
Mi sembra che anche altri si siano resi conto che la cosa � molto diversa.
Quindi, il tuo destinatario era molto ben delineato.
Qui invece i destinatari possono essere i ragazzi di 14 anni, o lo studente
che sta studiando, o chi si � laureato. Pu� essere il docente delle
superiori che vuole farsi un ripasso. Pu� essere un tizio che vuole dare una
occhiata a qualche libro divulgativo.
Pi� volte hai insistito sul fatto che l'autodidatta non � stato da me ben
delineato:)
La fisica � una disciplina precisa. Per quanto la si possa divulgare o
cercare di cambiare, alla fine per capire certe cose, bisogna percorrere
certe strade.
Se si vuole capire bene Newton bisogna studiarsi l'analisi.
Se si vuole capire bene la RG bisogna studiarsi altra matematica.
Se si vuole capire "certa" MQ, bisogna studiare altro tipo di matematica
ancora.
Quando ho dato le indicazioni, ho detto molto chiaramente che lo autodidatta
era una persona che NON poteva seguire i corsi universitari perch� non
interssato alla laurea, non interessato a dare esami, magari abitante
lontano dalle sedi universitarie.
Magari non pu� seguire le lezioni.
Ci sono innumerevoli motivi. Ma lo autodidatta te l'ho presentato sempre
come una persona con capacit�, vocazione, motivazione tali che potrebbero
farlo diventare un buon studente in un normale e banale corso di laurea in
fisica, vecchio o nuovo ordinamento che sia.
Ho visto la riluttanza di Elio che � stato lapidario.
Tu hai detto che non hai tempo e cmq non eri e non sei affatto convinto
della utilit� di una guida di questo genere.
Lo insegnamento � di assai rara utilit� tranne che in quei felici casi nei
quali � praticamente superfluo. Parole di Feynman ai suo ragazzi al termine
dei due anni.
Se lo diceva lui, qualcosa di vero ci sar�.
Quindi, ti chiederei solo un piccolissimo favore: non dirmi pi� che NON hai
riferimenti, non sai chi � l'autodidatta. Pensa a uno studente di fisica del
triennio. Parte dalla meccanica newtoniana e deve arrivare a capire la
fisica moderna. Questo � tutto:)
Poi se la caver� da s�.
>
> Secondo me l' idea della lista di libri recensiti e' migliore (nel senso
> di piu' fattibile) rispetto a quella degli argomenti. La recensione o il
> commento riguarda il libro e puo' contenere informazioni sul livello
> necessario per affrontarne la lettura. In quanto tale puo' essere utile a
> persone con diversi interessi.
Quindi su di un libro scriviamo: questo libro va bene per chi gi� conosce il
programma di(e si elenca il programma per sommi capi) ed � propedeutico per
capire la cosa x.
Una volta che si ha un elenco di questo genere: come far� l'autodidatta ad
orientarsi?
Sicuramente gli faremo fare una fatica doppia. Perch� invece di dirgli:
guarda che si parte dai manuali di fisica generale, poi si deve studiare
questa matematica che � propedeutica ecc.. Lo mettiamo invece in condizioni
di dover scorrere una lista di libri, senza capire bene.
La guida mi sembra pi� semplice. Poi, come � stato detto varie volte, si pu�
elaborare una guida molto specifica e parallelamente dire che certe cose si
possono anche saltare per giungere prima ad un obiettivo.
Su questo ho sempre concordato, e cio� che vi possano essere pi� "vie".
Ma deve restare un troncone di base, un troncone principale. Un troncone che
parte dalla fisica classica e arriva a quella moderna. E poi ognuno far� le
sue diramazioni pi� o meno guidate.
In poche parole, bisogna dare i "rudimenti" di fisca classica e moderna,
proprio come li danno a livello universitario. Tenendo conto del fatto che
NON si va a formare un futuro ricercatore, n� un futuro insegnante. Il tutto
� per cultura, per voglia di capire e sapere.
In questo senso la mia richiesta aveva ed ha senso. Perch� se si prendono i
programmi universitari e si copiano(libri e dispense comprese), ci sono
molte cose che NON servono a chi deve solo farsi una cultura e non imparare
a programmare, a insegnare, a ricercare teoricamente o a fare esperimenti.
Ma sono cose che ho detto in pi� occasioni, e ho motivato il tutto dicendo
che � fondamentale a mio parere se si vuole che la scienza diventi un sapere
di serie A e non resti un sapere emarginato cos� come � ora.
In definitiva mi sono ritrovato te che hai collaborato senza nessun
entusiasmo ed Elio Fabri, che si lamenta dello stato attuale, ma nei fatti
non ha dato alcun contributo.
In questo thread c'� gente che ha chiesto una guida di questo genere su
internet.
Ora, e spero di non essere frainteso, io NON sto chiedendo nulla a nessuno.
Cos� come Razzani ha chiesto ma ovviamente non pretende.
A questo dovrebbero pensarci gli addetti ai lavori.
Ma � probabile che "gli addetti ai lavori" si aspettano solo un maggior
numero di iscritti alle loro facolt� pi� che una societ� dove la scienza
acquisti maggiore rilevanza:))
C'era una volta la Chiesa Cattolica che interpretava le Sacre Scritture, poi
Lutero fece una rivoluzione in questo senso.
Speriamo che l'universit� non voglia custodire le conoscenze oltre misura:)
Io ho notato che c'� chi mette le dispense on line, chi le lascia in
biblioteca, e chi invece per avere la frequenza ai propri corsi non da nulla
del genere per indurre a frequentare.
A volte si tratta di spartizioni di cattedre, di posti pi� o meno vacanti.
Forse negli ultimi anni le cose sono cambiate. Ma le universit� italiane non
hanno mai brillato sotto questo punto di vista, e quella di Giurisprudenza e
Medicina in questo senso posso fare da esempio:) Esempio al negativo
ovviamente.
Cmq, e concludo, le guide esistono gi�.
Ci sono quelle cartacee e forse anche qualcosa on line.
Solo che sono per gli studenti universitari, e sono scritte in modo da
rimandare poi a quell'ambiente e a quei programmi dettagliati. Meglio di
nulla: i capaci sanno orientarsi anche a partire da quelle:)
Ad maiora!
Franco
Received on Thu Jun 02 2005 - 23:04:34 CEST
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