Re: Temperatura del nucleo terrestre

From: Soviet_Mario <Soviet.Mario_at_CCCP.MIR>
Date: Tue, 22 Nov 2011 18:09:02 +0100

Il 18/11/2011 17:54, Claudio ha scritto:
>
>
> "Antonio79it" <bohemian79it_at_gmail.com> ha scritto nel messaggio
> news:2ce2ab89-8674-4566-bb46-7ea4e8617d1c_at_hh9g2000vbb.googlegroups.com...
>> A me viene da pensare che la terra stia andando verso l'equilibrio
>> termico. E' partire dall'essere una palla di magma e si e' raffreddata
>> man mano. Resta solo il nucleo incandescente, ma anche quello si
>> raffreddera'. Ditemi se sbaglio.
>
> No no, � corretto: � l'ipotesi alternativa ai processi di decadimento
> radioattivo... e a quanto pare non ve ne sono altre.

mi sfugge la necessit� di trovare ALTERNATIVE ad eventi
provati e misurabili (ad es. se vai in una miniera profonda
e misuri il fondo di radiazione, sostanzialmente rilevi la
radioattivit� terrestre).
Cercare un'alternativa quindi non mi pare legittimo : al
massimo trovare una concausa, un altro fenomeno da
affiancare ad uno noto.

In realt� � praticamente impossibile separare il calore
residuo da quello neogenerato.
Si pu� discutere sulle percentuali, cio� quanta parte del
contenuto termico totale odierno (stimato presumo) possa
essere ancora dovuta al calore primordiale, ben consci che
cmq avrebbero entrambi essenzialmente la stessa origine
(radioattiva). Ignoro se una parte rilevante possa essere
stata dovuta a forze meccaniche (come quelle mareali ... di
chi ?, o ad attriti viscosi interni prodotti dalla
sedimentazione delle frazioni pesanti e affioramento di
quelle leggere, se si assume che inizialmente la polvere del
disco di accrescimento fosse stata omogenea, non so nemmeno
questo. Di recente ho sentito anche l'intervista di un prof
di Torino che parlava di reazioni di fissione piezonucleare,
e addirittura di fusione, fenomeni che dice essere certi, e
che dovettero essere importanti durante la compattazione, la
frantumazione della struttura meteoritica e l'aumento di
pressione per la gravit� nel protopianeta primordiale).
Very imho, il calore radioattivo "convenzionale" da
decadimenti standard potrebbe essere stato dominante persino
nelle prime fasi (anche perch� alcuni nuclidi a emivite meno
lunghe potevano essere pi� abbondanti di oggi).
Per� circa le reazioni piezonucleari questo prof arriva a
sostenere che gran parte del FERRO della crosta sia stato
generato addirittura dall'alluminio (che non sarebbe manco
un processo esotermico, ma il contrario ... su questo non mi
esprimo nel merito, ma mi lascia alquanto scettico)


> Sarebbe interessante sapere se qualcuno ha fatto dei conti sulla base
> delle temperature, del calore specifico, della legge di trasmissione del
> calore per conduzione (Fourier) e convezione (moti del magma) per tirar
> gi� un tempo medio di raffreddamento. (Magari ci vuole un modello
> complicato, c'� la dissipazione per onde sismiche, ecc...)

anche io non so nulla al riguardo ma mi ha sempre interessato.


> Ma ci� che su cui volevo riflettere � se si potesse stabilire con
> qualche misura se lo stato attuale della terra � di equilibrio

non � in equilibrio, quant'� vero che non � immobile n� di
composizione costante.
Per equilibrio intendo quello termodinamico.
Che poi sia in sostanziale equilibrio termico, in media, mi
pare di si, se si considera che la superficie ha mediamente
sempre la stessa temperatura.

> con delle
> sorgenti nel nucleo e la dissipazione attraverso moti convettivi,
> eruzioni vulcaniche e convezione oppure se la situazione attuale �
> destinata a mutare verso l'equilibrio termodinamico.

penso inevitabilmente, ma sui tempi necessari, considerata
l'emivita del torio (che credo che da solo sia responsabile
della quota maggioritaria di calore prodotto), ritengo che
non siano misurabili su scala umana.

> Con una analisi in
> IR dallo spazio risaliamo alla temperatura della crosta, anzi del
> sistema crosta-atmosfera e non riusciamo ad indagare sul nucleo a meno
> di trovare finestre spettrali di qualche atomo caldo del nucleo...

Non sono sicuro, ma non mi risulta che il suolo sia
sufficientemente permeabile per lasciare uscire altro che
neutrini o altra "robetta" anche difficile da rilevare.
ciao
Soviet


> Claudio
>

Received on Tue Nov 22 2011 - 18:09:02 CET

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