Re: Schermi interni

From: Paolo Russo <paolrus_at_libero.it>
Date: Mon, 16 May 2005 22:29:39 GMT

Ragazzi, comincio a non capirci piu' niente. Ricordero`
sempre questo thread come uno dei piu' surreali di isf,
non perche' lo sia davvero, ma perche' e` la stranissima
impressione che mi ha fatto e continua a farmi.

[Enrico SMARGIASSI:]
>1) Il campo all'esterno del solenoide e' trascurabile;
>
>2) il campo all'interno e' diretto lungo l'asse del solenoide (questa si
>potrebbe rilassare un po', ma non sottilizziamo).
>
>Non vedo perche' l'introduzione di un traferro con la stessa simmetria
>del solenoide dovrebbe invalidare l'una o l'altra di queste ipotesi.

Penso che tutto questo sia matematicamente esatto nel caso
del traferro infinito dentro un solenoide infinito, ma penso
anche che una simile astrazione sia troppo lontana dalla
realta` per poterla utilizzare come approssimazione
ragionevole in casi reali. In base alla stessa logica, un
magnete infinito (es. un cilindro infinito magnetizzato lungo
l'asse) produce un campo nullo al suo esterno (o al suo
interno, se e` cavo, e questa e` la ragione di quella strana
mancanza di effetto schermatura). Pero` provate un po' voi a
prendere un enorme magnete e a sostenere che visto che e`
grande si puo` approssimare a zero il suo campo... :-)

Proviamo a considerare un cilindro finito, anzi abbastanza
piccolo (non lungo rispetto al diametro); lasciamo pure
infinito il solenoide. Non so fare i conti, per la verita`
non ci ho neanche provato, ma a occhio direi che all'interno
del cilindro il campo e` molto indebolito e all'esterno, ma
sempre lungo l'asse, invece e` piu' forte e questo fa
quadrare i conti della circuitazione.

La principale ragione per cui penso cio` (oltre al dare retta
all'intuito) e`:

1) all'interno di un solenoide il campo e` omogeneo e non
vedo come il traferro possa sapere che e`�stato prodotto da
un solenoide; e` un campo omogeneo e basta;

2) il campo omogeneo non ha proprio nulla di peculiare, anzi
e` proprio il caso tipico in cui si usano gli schermi
magnetici (es. camera zero-gauss per calibrare un
magnetometro, isolando la sonda dal campo naturale
terrestre);

3) in campo omogeneo gli schermi magnetici funzionano
dimostrabilmente benissimo;

4) le precedentemente citate camere zero-gauss per la
calibrazione sono quasi esattamente cilindri cavi come nel
problema in questione, in piu' sono solo chiuse da una parte,
ma dubito che faccia una gran differenza.

Vabbe', l'ho detta, erano giorni che mi trattenevo pensando:
com'e` possibile, sono quasi tutti cosi' sicuri che il campo
rimanga inalterato anche se a me pare assurdo, devo stare
sbagliando io da qualche parte. Purtroppo non avevo molto
tempo per pensarci. Solo ora mi e` venuto il sospetto che
steste tutti pensando a traferri infiniti...

Ciao
Paolo Russo
Received on Tue May 17 2005 - 00:29:39 CEST

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