Re: Newton ed Einstein

From: Luciano Buggio <buggiol_at_libero.it>
Date: Wed, 23 Oct 2019 08:45:50 -0700 (PDT)

Il giorno martedì 8 ottobre 2019 07:55:03 UTC+2, Giorgio Pastore ha scritto:

(cut)
>
> E infatti nessuno parla di ipotesi sulla natura dello spazio e della
> forza di gravità. Ci si accontenta di capie "come" funzionano. Non quale
> sia la loro natura. Esattamente come nessuno si interroga sulla natura
> del campo elettronico ma piùttosto ci si chiede come calcolare la
> sezione d'urto elettrone-elettrone.

Quindi tu ritieni che Newton non facesse fisica, ma metafisica o altro, quando nelle Querry (21) scriveva:

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Questo mezzo, non è molto più raro dentro i corpi densi del sole, delle stelle, dei pianeti e delle comete che nel vuoto spazio celeste esistente tra essi? E nel passare da quelli a distanze molto maggiori, non diventa continuamente sempre più denso, e causa per ciò stesso la gravitazione di questi grandi corpi l'uno verso l'altro e delle loro parti verso i corpi: ogni corpo compiendo uno sforzo per andare dalle parti più dense del mezzo verso quelle più rare? Perchè, se questo mezzo fosse più raro dentro il corpo del sole che sulla sua superficie, e lì più raro che alla centesima parte di un pollice dal suo corpo, e lì più raro che nell'orbita di Saturno, non vedo alcuna ragione per cui l'incremento della densità debba arrestarsi in un qualche luogo e non debba piuttosto continuare attraverso tutta la distanza dal Sole a Saturno ed oltre: e sebbene questo incremento di densità possa, alle maggiori distanze, essere estremamente lento, tuttavia se la forza elastica di questo mezzo è estremament
e grande, essa può essere sufficiente per spingere i corpi dalle parti più dense del mezzo verso le più rare, con tutta quella potenza che chiamiamo Gravità.
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Luciano Buggio 
Received on Wed Oct 23 2019 - 17:45:50 CEST

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