Re: entropia e informazione

From: Furio Petrossi <furio.petrossi_at_gmail.com>
Date: Fri, 25 Oct 2019 00:33:58 -0700 (PDT)

Il giorno giovedì 24 ottobre 2019 10:30:02 UTC+2, Soviet_Mario ha scritto:
> (...) distinguevo (negli
> input che arrivano dalla natura alla mente o rete neurale)
> una componente totalmente stocastica, rumore, da una
> componente con struttura matematica che ricalca le leggi
> fisiche, ritenendo che la conoscenza ci venga in realtà solo
> dal riconoscimento della seconda

I problemi che poni divergono parzialmente dagli obiettivi del forum ma, ponendo il problema del "conoscere", sono certamente pertinenti.


Per quanto riguarda il conoscere e l'apprendere sono partito da Piaget, dai concetti di assimilazione e accomodamento: la novità provoca una ristrutturazione degli schemi interpretativi riportando a un diverso equilibrio.


E' stato naturale poi rivolgermi al costruttivismo, in particolare Maturana e Varela. Non basta un input per conoscere, perché il significato si costruisce: l'input diventa informazione solo dentro sé, attraverso i diversi schemi che continuamente si ridefiniscono (autopoiesi). Quindi non è possibile definire un Universo esterno, bensì un "Multiverso" che accoglie i diversi punti di vista.
In questo si supera la staticità di un "a priori fisiologico" nonché di un "a priori" kantiano.


Le reti neurali hanno questa capacità (parziale) di ristrutturarsi per cui sono un modello che ha fatto discutere; in Italia è stato Domenico Parisi il "profeta" del connessionismo, che si oppone all'ultimo cognitivismo che vedrebbe la mente come un processore di informazioni.




Sul discorso del rumore, ebbene la discriminazione tra rumore e segnale non è sempre possibile. Conosco persone religiose e decisamente intelligenti che dal rumore bianco registrato da una radio cercano di riconoscere messaggi provenienti dai defunti. E' il loro particolare multiverso: interpretano il mondo anche attraverso esperienze religiose (del resto il Prof. Franco Fabbro ha studiato la “Neuropsicologia dell’esperienza religiosa” secondo cui il senso del sacro fa parte degli schemi interpretativi della mente).

In sintesi, poni un problemone.

Furio
Received on Fri Oct 25 2019 - 09:33:58 CEST

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