Re: Schermi magnetici ed energie connesse

From: Bruno Cocciaro <b.cocciaro_at_comeg.it>
Date: Sat, 07 May 2005 14:11:42 GMT

"Sb" <sabardit_at_tiscali.it> wrote in message news:427c84d3_1_at_x-privat.org...

> Quando un cilindro di ferro viene investito da un campo H (all'incirca)
> uniforme, nalla nostra situazione (solenoide a sinistra e ferro parallelo
a
> destra) ci sono 2 possibilit�.

Il commento principale che farei al tuo ultimo intervento e' che le linee di
forza non vanno immaginate come una sorta di fascio di cordicelle che si
concatenano con il solenoide (o con il ferro). Esempio, se ho un solenoide
il cui campo viene rappresentato (sotto certe convenzioni, esempio una linea
ogni cm^2 nelle regioni in cui il campo ha intensita' un gauss, N linee/cm^2
nelle regioni dove il campo ha intensita' N gauss) da 100 linee di forza e
poi ho un altro solenoide il cui campo (sotto le stesse condizioni) viene
rappresentato da 200 linee di forza, allora nel caso in cui siano presenti
entrambi i solenoide a decidere il campo sara' il principio di
sovrapposizione il quale non dice che (usando le stesse condizioni di prima)
il campo dovra' necessariamente rappresentarsi facendo uso di 300 linee di
forza.

> 1. Diventa esso stesso un magnete a tutti gli effetti (come, secondo me
> sbagliando, dice l'Olivieri Ravelli).

E questo e' vero, cioe' e' vero che il pezzetto di ferro dolce magnetizzato
puo' essere considerato un magnete

> Se fosse cos� da questo ferro
> partirebbero delle linee di forza a 360� che quindi solo in piccola parte
si
> concatenerebbero col solenoide, con qualsiasi permeabilit� positiva, anche
> piccola.

Questo invece e' falso. Questa seconda proposizione non segue dalla prima
(come, forse, si potrebbe pensare immaginando le linee di forza come
cordicelle).
Considerare il ferro a tutti gli effetti come un magnete significa la
seguente cosa:
1) considero un generico punto P dello spazio e calcolo il campo (Bf) che ci
sarebbe li' se nello spazio fosse presente solo un magnete messo nel punto
dove sta il ferro (in effetti li' c'e' un magnete: il ferro magnetizzato),
cioe' Bf e' il campo che ci sarebbe se non ci fosse il solenoide (e il ferro
rimanesse comunque magnetizzato);
2) calcolo il campo (Bs) che ci sarebbe nel punto P se in tutto lo spazio
fosse presente solo il solenoide, cioe' Bs e' che ci sarebbe se non ci fosse
il ferro;
3) eseguo la somma vettoriale Bf+Bs e quello sara' il campo presente in P
essendo presenti sia il ferro che il solenoide (principio di
sovrapposizione). Se vogliamo rappresentare il campo con le linee di forza
allora la direzione del vettore Bf+Bs da' la direzione della linea di forza
che passa per il punto P.

Trarre da quanto detto sopra conclusioni sull'andamento delle linee di forza
e' impresa ardua. In particolare non mi pare banale concludere che tali
linee devono concatenarsi con ferro o solenoide anche volendo sfruttare il
fatto che sappiamo che le linee di Bf si concatenano tutte con il ferro e
quelle di Bs tutte con il solenoide. Ora siamo interessati ad un altro campo
che non e' ne' Bf ne' Bs ma Bf+Bs.

Aggiungendo altre conoscenze si possono trarre conclusioni.
Ad esempio sapendo che
circ(H)=I
dove circ e' la circuitazione lungo una linea chiusa gamma e I e' la
corrente concatenata con gamma,
si potra' dire che se prendiamo come cammino gamma proprio una linea di
forza che immaginiamo concatenarsi con il ferro ma non con il solenoide
allora il contributo alla circuitazione dato dal pezzetto di gamma esterno
al ferro (chiamiamolo gamma1) dovra' necessariamente essere uguale e
contrario al contributo che dara' il pezzetto di gamma interno al ferro
(gamma2). Questo perche' in totale la circuitazione deve fare 0 essendo 0 la
I concatenata con gamma. Poiche' lungo gamma1 i contributi alla
circuitazione saranno tutti concordi (poniamo positivi) si ha che lungo
gamma2 il contributo alla circuitazione dovra' essere negativo. Ma questo
equivale a dire che dentro il ferro H deve avere direzione opposta a B cosa
che e' vietata dal fatto che mu>0 (questo e' il punto la cui dimostrazione a
me non pare banale ed e' il punto che, una volta accettato, rende
inevitabile la conclusione cioe' rende inevitabile dire che siamo caduti in
un assurdo). L'assurdo in cui siamo caduti mostra che una gamma come quella
ipotizzata non puo' esistere: non esistono linee di forza che si concatenano
con il ferro ma non si concatenano con il solenoide.

Ciao.
-- 
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Sat May 07 2005 - 16:11:42 CEST

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