dumbo ha scritto:
> d' accordo, per� il principiante pu� chiedere:
> e perch� l'energia tende a infinito per v --> c ?
Teno che abbiamo perso un po' di vista il contesto...
La mia critica era a chi dice "non si puo' superare c perche' in RR la
massa tende a infinito ver v-->c".
Allora ho risposto: "funzionerebbe altrettanto bene se si dicesse che
tende a infinito l'energia; quianid la massa rel. non e' necessaria".
> il problema (per me, almeno, perch� la cosa non mi � ancora chiara) �
> appunto questo: perch� non si devono confondere le due cose ?
Ti potrei rimandare a cosa che ho scritto in piu' occasioni...
Ma comunque ci torno piu' avanti.
> questo � in effetti un modo di procedere poco comune, ma
> non � inconsistente: nemmeno il severo Pauli gli muove
> obiezioni, e infatti nel suo famoso testo di relativit� a p. 121
> dell' edizione inglese Dover (1981) in una nota scrive:
> (paragrafo 41, " the inertia of energy " )
Si vede che io sono piu' severo di Pauli :-))
> "" G.N. Lewis, Phil. Mag. _16_ (1908) 705, starts,
> conversely, with the postulate E = m c^2 and, using the
> equation u d ( m u) / dt = d E / d t , derives the velocity
> dependence of the mass, m = m(0) / sqr (1 - (u/c)^2) ""
Scusa se capisco bene qui si tratta solo di dimostrare che se si
assume
a) p = mu
b) E = mc^2
Allora dal teorema delle forze vive segue la forma di m(u).
Grazie tante!
Ma questo non ha niente a che vedere con la discussione, perche' la
mia obiezione di base e' *perche'* si dovrebbero fare le assunzionei
a) e b).
> Quanto al "postulato" E = m c^ 2 , lo si pu� giustificare
> con l' articolo breve del 1905 o il noto procedimento riportato
> in "Pensieri degli anni difficili" (non ricordo il capitolo).
Ecco: qui confondi due cose che non vanno confuse...
Quando si scrive E = mc^2 come in b) qui sopra, si sta dicendo
"l'energia di un corpo *in moto* e' sempre ugugale al prodotto della
sua massa per il quadrato di c; l'energia varia, insieme con la massa,
se varia la velocita'."
L'articolo di Einstein affronta tutt'altra situazione.
Prende un corpo che emette (o assorbe) radiazione in modo tale che la
sua velocita' *non cambi*, e dimostra che la sua massa deve cambiare.
Non per effetto della variazione di velocita', che non c'e' stata!
Ma di che massa sta parlando Einstein?
Ti cito le frasi finali dell'articolo:
"La massa di un corpo e' una misura del suo contenuto di energia; se
questa energia varia di~eps, la massa varia nello stesso senso, di
eps/(9*10^{20}), quando si misuri l'energia in erg e la massa in
grammi.
Non e' escluso che per mezzo di corpi il cui contenuto di energia sia
variabile in grande misura (per es. sali di Radio) si possa ottenere
una verifica della teoria.
Se la teoria corrisponde ai fatti, ne segue che la radiazione
trasporta inerzia fra il corpo che l'emette e quello che l'assorbe."
Mi sembra chiaro che E. sta pensando a quello che poi si chiamera'
"difetto di massa": una sostanza radioattiva gamma _perde di peso_
quando emette i gamma.
------------------------------
Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
------------------------------
Received on Sun May 01 2005 - 20:49:11 CEST
This archive was generated by hypermail 2.3.0
: Mon Feb 10 2025 - 04:23:39 CET