"Elio Fabri" <mc8827_at_mclink.it> wrote in message
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> Bruno Cocciaro ha scritto:
> > Non riesco a capire il motivo per il quale deve essere cosi'.
> Ragioniamo su H invece che su B, e pensiamo al solenoide.
> Le linee di forza di H si possono chiudere solo intorno alla corrente.
> Ma se la magnetizzazione e' lineare e isotropa H e B sono sempre
> paralleli e concordi, anche dentro il ferro; quindi hanno le stesse
> linee di forza.
Il punto e' che con questi B e H io ho fatto sempre un gran casino (cosi'
come con E e D).
Io userei solamente B e M (cosi' come E e P), mi pare che siano i "veri"
enti fisici, H (e D) confonde le idee, almeno a me.
D'accordo, rot(H)=(4pi/c)*J, pero' a me pare meglio rot(B)=(4pi/c)*J+4pi
rot(M), poi si potra' anche definire H=B-4pi M, ma il punto rimane sempre
quello di determinare una M che, unita alla J, dia luogo ad un B il quale
sia poi a sua volta legato ad M da M=csi B (il Berkeley dice che sarebbe
preferibile usare la M=csi B ma poi si "adegua" e usa la M=csi' H per
ragioni di uso comune). Poi csi lo immaginiamo scalare anche se in generale
potrebbe essere un tensore.
Ora M e B potranno anche essere paralleli e concordi ma non capisco perche'
dovrebbe esserlo anche H, cioe' non capisco perche' dovrebbe essere |B|>4 pi
|M|. E una eventuale H discorde rispetto a B all'interno del ferro potrebbe
dar luogo a linee di B concatenate con il ferro ma non concatenate con il
solenoide.
Ci sarebbe poi una altro argomento che mi rende perplesso.
Nel punto dove si trova il blocchetto di ferro immaginiamo che ci sia (prima
di metterci il ferro) un certo campo B dovuto al solenoide.
Potremmo anche decidere di allontanare il solenoide aumentando la corrente
che lo attraversa in modo da mantenere costante il campo B nel punto in cui
metteremo il blocchetto di ferro.
A questo punto inseriamo il ferro e immaginiamo che la sua permeabilita'
magnetica sia molto grande. Poiche' tutte le linee di B concatenate con il
ferro saranno concatenate anche con il solenoide questo significa che il
massimo campo magnetico che si potra' ottenere sul ferro sara'
Bsol*Ssol/Sfer (immaginiamo che il campo magnetico sia uniforme all'interno
del ferro) dove
Bsol= campo all'interno del solenoide
Ssol = superficie di base del solenoide
Sfer = superficie di base del blocchetto di ferro
Ora, poiche' Bsol dipende dalla corrente, avremmo che nel caso 1 (solenoide
vicino percorso da corrente di bassa intensita') il massimo valore di B
all'interno del ferro sara' minore che nel caso 2 (solenoide lontano
percorso da corrente di alta intensita'). Cioe', pur immaginando una
permeabilita' magnetica molto grande il campo all'interno del ferro sara'
comunque limitato e tale limitazione non dipende dal campo che c'era nel
punto dove inseriamo il ferro ma dipende in sostanza dall'energia totale di
campo presente nello spazio.
Ora d'accordo che il fenomeno della magnetizzazione sara' in sostanza dovuto
ad orientazioni di spin e tali orientazioni avvengono a causa di interazioni
fra gli spin e il campo e questo lascerebbe credere che avendo a
disposizione molta energia di campo (anche se questa "inizialmente" si trova
"lontano" dal ferro) potremo orientare piu' spin di quanti ne potremmo
orientare avendone a disposizione poca, pero', mi chiedo, e' proprio cosi'
??? Posso prendere un materiale che ha una permeabilita' magnetica
grandissima, ma siccome il solenoide e' percorso da corrente poco intensa
allora il campo all'interno del materiale sara' in sostanza deciso dalla
geometria? Cioe' il ferro si "mangia" tutte le linee di campo (cioe' B
all'interno del ferro raggiunge il suo valore massimo Bsol*Ssol/Sfer), e
siccome a disposizione non ce ne sono piu' allora gli spin smettono di
orientarsi (e tutto cio' indipendentemente da csi, cioe' se anche aumentassi
csi il campo sarebbe comunque uguale al massimo raggiungibile, quindi anche
la magnetizzazione sara' comunque la stessa, indipendententemente da csi (ma
allora la M=csi B vale solo a condizione che siamo lontani dal massimo B
?))?
Faccio casini qua e la' o e' proprio cosi'?
> Elio Fabri
Ciao.
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Mon May 02 2005 - 16:01:36 CEST