Re: Massa Relativistica

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Fri, 22 Apr 2005 21:18:33 +0200

dumbo ha scritto:
> ...
> una spiegazione pu� essere questa:
> un approccio puramente geometrico (" la metrica
> lorentziana esige l'esistenza di una velocit� limite" )
> viene giudicato prematuro e troppo astratto per il
> principiante e quindi i divulgatori preferiscono un
> approccio pi� intuitivo: se dici che la massa dei corpi
> - e quindi la difficolt� ad accelerarli - cresce con la velocit�,
> la presenza di un limite oltre il quale non puoi spingere oltre
> la velocit� dei corpi � facilmente intuibile.
Scusa, ma che bisogno c'e' di un approccio geometrico?
Basta fare il discorso che dici, ma usando l'energia invece della
massa. Se dico che l'energia cresce con la velocita' (ovvio) ma che
cresce in modo da andare a infinito per v --> c, e' ovvio che non
sara' possibile superare (e neppure raggiungere velocita' c.

> Oltretutto quest'approccio pu� venire usato come comoda
> scorciatoia per la E = m c^2; infatti se l' aumento di
> velocit� e quindi di energia cinetica � associato a un aumento
> di massa, si intuisce subito l'esistenza di un legame tra
> energia e massa; questo modo di procedere lo trovi
> in testi non solo divulgativi, vedi dopo.
Gia', e secondo me e' un pessimo approccio, perche' confonde due cose
del tutto diverse: la dipendenza dell'energia dalla velocita' (ovvia)
e l'aumento di massa che un corpo subisce quando assorbe energia
*restando fermo*.
Che e' esattamente cio' di cui parla Einstein nel suo lavoro del 1905
(non quello famoso: un altro immediatamente successivo).

> ...
> resta il fatto che la MR non compare solo nella divulgazione,
> e chi la usa la difende con ragioni secondo me tutt'altro che
> stupide (Rindler, per esempio).
Ho riletto le argomentazioni di Rindler.
Non mi permettero' di chiamarle "stupide", ma di certo non mi
soddisfano.

>> PS: Questa e' la frase incriminata (traduzione mia):
>> " I muoni che viaggiano a 99.9 % della velocita' della luce, per
>> esempio, pesano molto di piu' di quelli fermi. In effetti essi sono
>> circa 22 volte piu' pesanti, letteralmente."
> credo voglia dire che se li chiudi in una scatola e poi pesi
> il tutto, l' aumento di peso lo vedi ed � appunto quello
> che dice lui. In questo senso Green ha ragione e la sua
> frase non � incriminabile.
Neanche per sogno! Come avvocato difensore vali poco :-))
Ho riletto il passo in questione (mi riferisco all'edizione italiana,
dove sta alle pagine 44-45).

Anche se non c'entra, gia' m'indispone quello che scrive qui:
"Il mondo si e' accorto del terrificante potere di questa equazione
[E=mc^2, of course] quando meno dell'un per cento del chilo di uranio
presente nella bomba di Hiroshima si e' convertito in energia."
Ci sono almeno due grosse stupidaggini in questa frase, ma ora non le
spiego per essere breve.

Poi scrive:
"Dal punto di vista dei concetti di cui abbiamo parlato in questo
capitolo, l'equazione di Einstein fornisce una concreta spiegazione al
fatto che nulla puo' superare la velocita' della luce. [...] L'energia
di un corpo cresce al crescere della sua velocita', e dalla nostra
equazione vediamo che all'aumentare della velocita' aumenta anche la
massa."
Fate attenzione: da E=mc^2 _segue_ l'aumento della massa, non
viceversa! (secondo Greene)

Poi continua con la frase citata sopra, e prosegue:
"Ma piu' un corpo diventa pesante, piu' e' difficile aumentarne la
velocita'. [...] La massa cresce senza limiti all'avvicinarsi della
velocita' della luce; quindi ci vorrebbe una quantita' di energia
_infinita_ per raggungere il 100%."

Ma se Greene usa l'argomento che occorre un'energia infinita, che
bisogno aveva di tirare in ballo la massa, in modo circolare?
Prima dice che siccome aumenta l'energia, allora deve aumentare anche
la massa; poi dice che siccome aumenta la massa, fino all'infinito,
allora la stessa cosa capita all'energia.
Vi sembra un modo di ragionare?

Comunque, si vede bene che la difesa di dumbo non si applica affatto:
Greene fa uso dell'aumento di "peso" solo in quanto rende piu' difficile
accelerare il corpo.
Non c'e' traccia di scatole da pesare...

Commento finale: questo e' cio' che si riesce a tirar fuori esaminando
criticamente *una sola pagina* di quel libro.
Vedete un po' voi...
                            

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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Fri Apr 22 2005 - 21:18:33 CEST

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