Re: equivalenza tra masse

From: Josef K. <franz.kafka_at_LEVAQUESTOcomune.re.it>
Date: Wed, 13 Apr 2005 11:47:34 GMT

On Wed, 13 Apr 2005 09:59:40 +0200, "Stefano Gemma"
<stefano.togli.mi_at_millesimo.com> wrote:

>"Josef K." <franz.kafka_at_LEVAQUESTOcomune.re.it> ha scritto nel messaggio
>news:5a4o51pkibev9jn6et266pte9mm77f9m7o_at_4ax.com...
>[...]
>> di "essere uguale a". Nel caso specifico continuo a non vedere come
>> sia possibile privarlo della propriet� transitiva. Cio�, mi piacerebbe
>> mi fosse fatto un esempio di come sia possibile usare logicamente la
>> relazione di uguaglianza privandola della transitivit�: in questo modo
>> mi si chiarirebbe la questione.
>[...]
>
> Supponiamo che, per misurare le masse, si utilizzi un fascio luminoso
>(non � cos�, ma lo supponiamo). Diciamo che due masse sono uguali se
>l'intensit� del fascio che ritorna differisce di non pi� di X (ovvero,
>abbiamo uno strumento con una precisione vicina o inferiore a X). Ora
>supponi le masse come specchi inclinati, rispetto al fascio. Maggiore �
>l'angolo di inclinazione e maggiore � la massa. In questa situazione, due
>masse con angoli di 10� e 12� darebbero letture molto vicine... quindi le
>giudicheremmo uguali. Una massa con angolo 14� potrebbe essere "uguale" alla
>massa a 12� ma non a quella a 10�.
>
> Naturalmente le masse non sono specchi e non le misuriamo in questo
>modo, ma, nel momento in cui le misuriamo le stiamo studiando, per capirne
>le propriet�... quindi...

Scusa, ma l'esempio che fai non mi sembra n� chiaro n� chiarificatore.
Semplicemente il processo di misura � sempre connesso a errori
sperimentali, ovvero nell'esempio che fai dici che le prime due masse
sono uguali nei limiti degli errori sperimentali.
Non � dunque un problema di logica, ma pratico e se vuoi anche di
convenzione: infatti sono io che stabilisco di considerare uguali le
masse da 10� e 12� ma non quella da 14� con quella da 10�. Da un punto
di vista pi� rigoroso ci� che cambia � solo la probabilit� che tali
valori siano compatibili o che la loro differenza sia significativa.
Se usiamo la parola "uguale a", senza precisare errori di sorta allora
o siamo approssimativi nel riferire cosa stiamo facendo o, secondo me,
associamo la propriet� di transitivit� alla relazione che stiamo
usando.


Rob
Received on Wed Apr 13 2005 - 13:47:34 CEST

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