conduzione, convezione, irraggiamento...
Invariabilmente in qualunque testo di fisica li troviamo come i "tre modi di
propagazione del calore", quasi invariabilmente nello stesso ordine.
Eppure, a ben pensarci, almeno uno � di troppo.
Immaginiamo un fluido che non abbia variazioni di volume in funzione della
temperatura: la sua densit� non cambier� mai, e quindi verr� a mancare il
motore ai moti convettivi.
In un simile fluido la propagazione del calore avverr� senza movimenti di
masse, esattamente come in un solido: cio� conduzione.
Immaginiamo adesso che il fluido abbia variazioni di densit� con la
temperatura: si innescheranno moti convettivi?
Non � detto.
Se, per esempio, siamo in assenza di gravit�, non c'� niente da fare.
Se vogliamo osservare la convezione, dobbiamo per forza essere in presenza
di un campo gravitazionale.
Ma non basta ancora.
Se il corpo pi� caldo � in alto, niente moti convettivi (Certo, occorre in
questo caso uno sforzo di immaginazione in pi�: dobbiamo immaginare una
superficie di scambio piana ed infinita, in modo da trascurare effetti ai
bordi).
Dunque la convezione � CONSEGUENZA di varie cause (variazione di densit� con
la temperatura, gravit�, direzione) che con la propagazione del calore non
hanno nulla a che vedere.
Dunque la convezione, pi� che "un modo di propagazione del calore" � in
realt� un fenomeno che si manifesta in condizioni ben precise: presenza di
gravit�, densit� variabile con la temperatura, direzione del gradiente.
Commenti?
Bye
Gigi
Received on Wed Apr 13 2005 - 23:51:42 CEST
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